Siccome l’ambito di riferimento è quello relativo alla riforma del settore assicurativo è ovvio che le prime associazioni di autoriparatori a sentirsi chiamate in causa siano state quelle dei carrozzieri, tra l’altro divise sulla metodologia di realizzazione di queste “fantomatiche” linee guida. Eppure, indipendentemente dall’ambito assicurativo, questa legge pone un problema più serio trattandolo, tuttavia, in maniera superficiale. Le linee guida che usciranno dal confronto tra associazioni di carrozzieri, assicurazioni e consumatori saranno recepite dal governo e diventeranno in qualche modo parte della legge.
A questo punto avremo una norma che stabilirà cosa è una “riparazione a regola d’arte” e con molta probabilità sarà una normativa che sarà impugnabile anche al di fuori dal settore assicurativo, su questo le associazioni dei consumatori hanno le idee piuttosto chiare. Non si spiega quindi perché, alla stesura di queste linee guida, non partecipino anche le associazioni di meccanici e gommisti, senza considerare le associazioni dei produttori di auto e quelli dei produttori di componenti e attrezzature che, forse, sul come si ripara un’auto, potrebbero avere qualcosa da dire. I sistemi di assistenza alla guida, tanto per fare un esempio, i cosiddetti ADAS, impattano in maniera trasversale tutto il mondo dell’autoriparazione e l’elettronica in generale rappresenta una sfida con cui chiunque vorrà mettere le mani su un’auto dovrà confrontarsi.
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