Opinioni | 13 Aprile 2016 | Autore: Tommaso Caravani

Concorrenza in affanno

Nei giorni in cui andiamo in stampa al Senato si discute del futuro del famoso DDL Concorrenza per quel che riguarda il settore assicurativo.
I tempi sono stati superiori alle attese, come spesso accade in politica, e la discussione degli emendamenti è andata per le lunghe.

Nonostante il testo sia uscito dalla Camera con una configurazione che ha visto il plauso di tutta la categoria, dalle confederazioni fino ai singoli carrozzieri e alla coalizione trasversale che si riunisce sotto il cappello della Carta di Bologna, non è affatto detto che al Senato il testo non venga stravolto. Le pressioni sono alle stelle, con l’Ania in attacco per reintrodurre la possibilità di canalizzazione offerta dalla prima stesura del testo, attraverso un utilizzo massiccio di carrozzerie fiduciarie e clausole vessatorie all’interno dei contratti.

La tensione insomma rimane alta ed è di queste ore anche la presa di posizione delle confederazioni, che con CNA hanno ribadito la propria volontà di tutelare la libera scelta degli automobilisti di recarsi presso il carrozziere di fiducia in caso di incidente con ragione.
 
Però la questione è sempre la stessa: perché l’assicurazione che copre danni che io posso creare a terzi dovrebbe avere la facoltà di scegliere in quale struttura dovrei riparare la mia auto se ho ragione in un sinistro?
 
In buona sostanza il testo del DDL Concorrenza, che sembrava andare spedito verso una sua approvazione finale dopo la lunga analisi nelle commissioni parlamentari, si ritrova impantanato al Senato.
 
Non ci resta che attendere e sperare che, come tante volte è già successo in passato, non passi la linea filo-assicurativa ma prevalga il buon senso.
 
Tommaso Caravani
 

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Tags: ddl concorrenza

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