Opinioni | 11 Aprile 2025 | Autore: Tommaso Caravani

L'editoriale di Tommaso Caravani: "Le vacche grasse"

Il settore carrozzeria vive una fase di prosperità, ma all’orizzonte si profilano cambiamenti epocali tra elettrico, nuove tecnologie e incognite normative...



Il mondo della carrozzeria sta vivendo un periodo piuttosto florido. Le battaglie politiche sulla canalizzazione, le guerre sulle tariffe di manodopera e le numerose piazze che si mobilitarono all’epoca dell’articolo 18 sono ormai un ricordo del passato. 

Certo, ancora oggi si discute di tariffe e di accordi più o meno vantaggiosi, ma i carrozzieri hanno a disposizione molti strumenti per difendersi: dalla cessione del credito al deposito della propria tariffa, fino alle nuove e corrette prassi di gestione del sinistro (strumenti sdoganati proprio grazie a battaglie che, va detto, sono in larga parte merito di Federcarrozzieri).
Se a questo aggiungiamo un incremento dei fenomeni atmosferici e una leggera flessione del numero di riparatori, si comprende perché, in questo periodo storico, l’attenzione sia tutta concentrata sul business.

Non bisogna però sottovalutare le nubi che si addensano all’orizzonte. Il parco circolante è invecchiato rapidamente e il quadro di incertezza internazionale, unito a politiche ambientali ancora poco chiare, non favorirà una ripresa delle vendite nel breve termine. 
Per capire come evolverà il parco circolante italiano, si possono osservare alcuni indicatori: le società di noleggio hanno intrapreso senza grandi esitazioni la strada dell’elettrico (e del plug-in), il che significa che, entro 4-5 anni, queste vetture finiranno sul mercato dell’usato. Inoltre, analizzando marche e modelli, si nota una crescita dei brand cinesi (BYD in testa) tra le immatricolazioni di molte aziende. Ciò implicherà la necessità di adattare le riparazioni a modelli di vetture differenti, con una variabilità sempre maggiore di marche e tecnologie.

Tutto questo senza sapere esattamente quali saranno le formule vincenti nella gestione dei veicoli. Il ruolo dei vari attori nella gestione di un sinistro è soggetto a notevoli cambiamenti: quale sarà il ruolo delle flotte di noleggio? Come interverrà il legislatore, considerando anche la tassazione di questo benefit? Quale sarà il ruolo delle case automobilistiche, il cui bene più prezioso diventerà la batteria? E quello della rete di rifornimento energetico? Quale il ruolo di banche e assicurazioni?

Si tratta di poteri molto più grandi di quello, seppur agguerrito, di una categoria di settore. Tenere gli occhi aperti sarà il nostro compito, così come quello di tutti coloro che, oggi, si stanno godendo un periodo di “vacche grasse”.

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