La riparazione dei veicoli è in crisi: colpa del calo degli incidenti e della svalutazione dell'usato, per cui l'auto si cambia piuttosto che ripararla. Ma se il core business delle carrozzerie è destinato a calare (lentamente) come fare per recuperare? Puntando sulle nicchie, e se i grandi ci credono, forse è ora di iniziare a pensarci.
Ci sono almeno due notizie degli ultimi tempi che mi hanno fatto balzare la mosca al naso. La prima è l'apertura di Garage Italia Customs, l'”atelier” della personalizzazione auto lanciato a Milano da Lapo Elkann. Sul personaggio si può discutere quanto si vuole, ma in tutto il mondo è considerato un avanguardista, uno di quelli che sa “guardare oltre” e, che sia così, lo ha già dimostrato almeno nel settore dell'auto. Le sue vetture camouflage, pied de poule o “gessate”, hanno fatto notizia e hanno aiutato a decollare il fenomeno del wrapping e, in qualche occasione, quello della vernicuatura personalizzata.
La cosa divertente è che la carrozzeria di Elkann non ripara le auto, le personalizza e basta e solo a livello estetico: interni e carrozzeria. Si dice che sarà un successo, e probabilmente lo sarà, perché quella della personalizzazione è una nicchia in cui bisogna avere tanti contatti con gente disposta a spendere sulla propria auto, e chi più di Lapo ha entrature nel jet set?
Un indizio però non fa una prova, e così eccoci all'altra notizia che mi ha incuriosito: la multinazionale PPG, colosso delle vernici high tech ha lanciato negli Stati Uniti, in Canada e in Australia il sito Vibrance Collect, dedicato proprio alle realizzazioni custom.
Certo, in Italia la personalizzazione si scontra con tutte le leggi mancanti del caso, il tuning viene interpretato solo come elaborazione meccanica e le leggi impediscono modifiche alla carrozzeria anche delle auto più vecchie. Però, negli Stati Uniti cresce il numero di appassionati alle vetture Custom e volenti o no, l'America rappresenta ancora un faro di sviluppo verso cui la vecchia Europa tende. Quindi, se una tendenza parte lì, prima o poi arriva qui.
Ecco allora che sul sito di PPG trovano spazio gallerie di realizzazioni complesse, consigli colorimetrici, tecniche di aerografia e tutto il necessario per lavorare in un mondo “ad effetto” come quello della personalizzazione.
Insomma, se i sinistri calano e caleranno, il futuro della carrozzeria sarà quello di recuperare la propria artigianalità, intervenendo sempre più su restauri (a proposito, finalmente il mercato delle auto d'epoca sembra rialzare la testa dopo un'apnea di qualche anno) e customizzazione, puntando cioè più su nicchie altospendenti che sulla massa che genera fatturato ma poco utile.
Ultimo ma non ultimo per importanza: è molto più bello lavorare con qualcuno che quando gli riconsegni l'auto è contento come fosse un bambino, piuttosto che con una persona incazzata perché è un mese che aspetta la sua utilitaria perché è stato tamponato. Evidentemente Lapo lo sa e per questo ha scelto come clietni solo i primi, bisogna poterselo permettere...