Nel 2023, secondo l’Istat, più di nove italiani su dieci tra gli 11 e i 64 anni sono stati connessi a internet quotidianamente.
Mutuando una famosa citazione di Henry Ford e rendendola un filo più attuale, potremmo dire che la comunicazione è l’anima del commercio, in particolare la comunicazione digitale. Secondo l’Istat, nel 2023, più di nove italiani su dieci tra gli undici e i sessantaquattro anni sono stati connessi a internet praticamente quotidianamente.
È evidente che internet sia uno dei luoghi che frequentiamo maggiormente (secondo uno studio di We Are Social la media è quasi sei ore al giorno, tra ore lavorative davanti a un PC e tempo dedicato al proprio smartphone) e i social occupano un ruolo di rilievo in questo panorama.
Se quindi un quarto della nostra vita è digitale, è altresì molto chiaro perché oggi quasi tutte le aziende non possano esimersi dal ragionare su come investire in questo mondo virtuale per far sì che la gente scopra i propri prodotti e servizi.
È un tema che mi affascina da sempre e da sempre sperimento tutti i nuovi mezzi di comunicazione online per analizzarne le tendenze. Oggi, quasi in tutti i congressi e convegni a cui partecipo, anche nel mondo automotive, si parla spesso dei nuovi canali di comunicazione e dei nuovi strumenti. Sicuramente il social più in auge oggigiorno è TikTok, seguito a breve distanza da Instagram. Queste due piattaforme macinano numeri imbattibili per tempo di permanenza e catalizzano l’attenzione di milioni di italiani per moltissimo tempo.
Ma quando si fa comunicazione bisognerebbe pensare a cosa si vuole comunicare e a chi. Da un punto di vista professionale, è universalmente riconosciuto che il “social” più efficace è LinkedIn (anche se non per tutte le professioni e non per tutti i ruoli aziendali). Ma quando si parla di svago e del dove si trovino gli italiani con maggiore potere d’acquisto, la risposta è una sola: Facebook.
Potrà far sorridere, ma la fascia di età più presente su questo social network è quella over 55 anni. Tra gattini, cagnolini, video imbarazzanti e strampalate teorie, oltre nove milioni di italiani si dedicano a questa piattaforma per passatempo. Senza tirare Giovanni Falcone per la giacchetta, potremmo dire che seguire i soldi rimane un’ottima metodologia per approcciare con realismo gli affari, anche nella comunicazione.
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