Perché AGCM ha multato Unipolsai e Generali e perchè in fondo non è una gran sanzione.
Succede che un giorno (il 9 agosto 2022) l’antitrust multi le due principali compagnie assicurative italiane per “pratiche commerciali scorrette nella liquidazione danni Rc Auto”.
Una sanzione non da poco, perché è il massimo che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) possa comminare, ben 5 milioni a testa.
Ma di cosa sono accusate le due compagnie? Sostanzialmente di tre pratiche commerciali scorrette: ostacoli all’accesso del fascicolo del sinistro, mancanza di motivazioni che hanno portato a determinate offerte di risarcimento o al loro rifiuto e mancato rispetto dei termini di legge nel pagare i risarcimenti. Il tutto riferito al mondo RC Auto.
A ben vedere e spulciando un po’ nei vari bollettini dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicuraizoni (IVASS) di multe di questo tipo e per questi comportamenti se ne trovano parecchie, con sanzioni che vanno da qualche decina a qualche centinaia di migliaia di Euro.
Ma allora perché l’AGCM è intervenuta?
In primo luogo perché è stata tirata un po' per la giacchetta da due associazioni dei consumatori (Movimento Consumatori e Assoutenti), in secondo luogo perché mentre l’IVASS si occupa di singoli casi, in questo caso (come spiegato in entrambi i provvedimenti [1 e 2]), “l’accertamento da parte dell’AGCM di una pratica commerciale scorretta […] presuppone la sussistenza di una condotta caratterizzata da una astratta e potenziale ripetibilità ed è volto a tutelare il mercato dall’adozione di comportamenti scorretti da parte del professionista”.
Come dire: l’IVASS si occupa della gestione ordinaria, ma se si ipotizza un comportamento studiato a tavolino allora ecco che arriva AGCM.
La cosa un po’ curiosa semmai è che, ovviamente, il garante della concorrenza, per capire che cosa stesse succedendo, abbia chiesto parere proprio agli esperti del mondo assicurativo, cioè l'IVASS, che sebbene abbiano condannato le pratiche commerciali scorrette, nel loro parere esprimono molti distinguo sui fatti in esame.
E fanno quindi bene Sonia Monteleone (Movimento Consumatori) e Stefano Mannacio (Assoutenti) a chiedere una maggiore incisività da parte di questo ente, a sottolineare come sia stato un importante segnale per il mondo assicurativo e come, forse, questa sanzione cambierà l'approccio delle compagnie nei risarcimenti. Eppure, sebbene il percorso di questa sanzione dimostri come sia possibile per Davide vincere ancora contro Golia, sebbene il sistema di bilanciamento dei poteri con organismi di controllo e autorità garanti, alla fine abbia funzionato e sebbene si tratti in primo luogo di una vittoria di principio, resta il fatto che siano state sanzionate solo le due principali compagnie italiane e la cifra, per quanto importante, diventa poca cosa rispetto ai 15 miliardi Euro di premi raccolti da Generali nel 2021 e ai 13,3 miliardi di Euro di Unipolsai. Una sanzione pari a qualche millesimo percentuale del fatturato sarà sufficiente? In fondo, per una compagnia, come direbbero gli americani , si tratta sempre di "peanuts", noccioline.