Da quando i primi aeromobili iniziarono a solcare i cieli del nostro pianeta, l’uomo ha immaginato che il futuro ci riservasse le macchine volanti. Così al momento ancora non è stato, anche se la fantascienza continua a proporci fuoriserie che sfrecciano nel cielo per la nostra mobilità personale. Nonostante la produzione cinematografica, però, oggi quasi tutti abbiamo una visione del futuro un po’ meno immaginifica e il posto delle macchine volanti è stato preso di sana pianta dalle auto elettriche.
Sia chiaro, è un sogno più a nostra portata: le strade rimarrebbero le stesse, così come i parcheggi e non dovremmo immaginare dei semafori volanti che regolino il traffico sulle tre dimensioni. Però, siccome viaggiare con la fantasia è una delle prerogative della specie umana, oltre che elettriche le vorremmo automatiche. E su ogni rivista (anche la nostra), film, convegni eccetera non si parla solo del futuro elettrico, ma anche della guida autonoma. Anche questo è un vecchio sogno: robot stradali in grado di garantire gli spostamenti, auto vuote che vanno a parcheggiarsi fuori città o a “ricaricarsi” senza che nessuno debba preoccuparsene.
Anzi, visto che ci siamo, ed è argomento molto dibattuto, le auto potrebbero andare anche ad aggiustarsi decidendo da sole quando e dove. Chiunque si occupi di autoriparazione a questo punto dovrebbe alzare gli occhi al cielo, solo che facendolo non vedrebbe nessuna auto volante, così come se abbassasse lo sguardo ad altezza finestrino vedrebbe che il posto anteriore sinistro delle auto è ancora occupato da quello che viene comunemente chiamato “un automobilista”. Se poi avesse un buon olfatto potrebbe ancora sentire un buon aroma di idrocarburi bruciati, perché tranne qualche rara eccezione, nella stragrande maggioranza dei casi sotto i paraurti posteriori sono ancora presenti degli scoppiettanti terminali di marmitte. Quando nel 1965 uscì al cinema “Quei temerari sulle macchine volanti”, il mondo immaginava un futuro di aeromobili personali, mentre la storia ci ha consegnato dei Boeing 747 che assomigliano molto più ad autobus del cielo che ad autovetture volanti.
Per questo anche per le auto bisognerà ancora aspettare, e non è detto che la mobilità del futuro non sia fatta di tante vetturette ognuna autonoma e di proprietà. Il futuro insomma, appartiene ancora alla fantascienza.