Gli ADAS e tutti i sensori a bordo, che si connettono agli oggetti esterni, infatti, offrono all’automobilista di domani (ma anche di oggi) più sicurezza e di conseguenza la certezza di minori incidenti stradali.
Questo è ciò che è emerso in Francia a seguito di uno studio condotto da TCG Conseil, una nota società di consulenza francese, e riportato dal quotidiano francese Décision Atelier.
Dall’analisi compare un dato “preoccupante” per il comparto: i sinistri automobilistici sono già diminuiti del 15% tra il 2010 e il 2016, ma questa tendenza sembra non arrestarsi.
La società, infatti, stima che entro il 2025 il 36% del parco auto sarà equipaggiato con sistemi intelligenti, come la frenata automatica di emergenza. Salirà, di conseguenza, anche il numero di veicoli non riparabili: dal 13% (2016) si passa al 15,5%.
Pertanto, il numero di veicoli in carrozzeria calerà: da 4,5 milioni (2016) a 3,8 milioni (2025).
L’altra faccia della medaglia è che queste auto “futuristiche” saranno più costose da riparare: TCG Conseil prevede, infatti, un aumento del 6% dei costi di riparazione entro il 2025 (da 1.130 euro a 1.200 euro).
Per quanto riguarda i cristalli auto, invece, complici gli ADAS e i sensori, la società francese prevede che il costo per la riparazione dei vetri aumenterà del 35%: il costo medio salirà dai 390 euro del 2016 a 520 euro entro il 2025.
Per concludere, il quadro è il seguente: se il mercato della carrozzeria valeva 7,4 miliardi di euro nel 2016, nel 2025 sarà di 7,2 miliardi di euro (-3,5%). In dettaglio, continua TCG Conseil, le riparazioni caleranno dell’11%, ma gli interventi ai cristalli cresceranno del 26%.