News | 20 Novembre 2018 | Autore: redazione

Da 0 a 5: i livelli della guida autonoma

Dal controllo totale dell’uomo a veicoli che trasformano il conducente in passeggero. Ecco i cinque livelli della guida autonoma.

 

La guida autonoma è un argomento sempre più attuale nel mondo automotive e che necessità un’approfondita esperienza sui numerosi sistemi presenti sulle vetture.
Per guida autonoma, in breve, si intende la possibilità di un’auto di dare il proprio contributo alla guida, sollevando gli automobilisti da alcuni incarichi.

Un veicolo autonomo, infatti, è in grado di rilevare l’ambiente e la navigazione senza intervento umano grazie a radar, lidar, GPS e sensori che interagiscono direttamente con il software dedicato.

Ma quando si parla di guida autonoma, si parla anche di livelli. Proprio la SAE (Society of Automotive Engineers), ente internazionale di normazione nel campo dell’industria automobilistica, veicolistica e aerospaziale, infatti, ha stabilito alcuni livelli di guida autonoma (da 0 a 5) che si basano sul maggiore o minore grado di automazione del veicolo, con relativo livello di partecipazione umano alla guida del veicolo.

Insomma, di auto a guida autonoma si parla sempre di più come una realtà molto concreta a cui stanno lavorando intensamente le case auto, le società informatiche, ma anche i componentisti che spostano sempre di più l’attenzione verso l’hi-tech e le soluzioni multimediali (Bosch, Continental, ZF…).

Un argomento molto sentito anche da tutti gli operatori del settore perché se l’auto è connessa cambiano anche gli strumenti che si hanno a disposizione e che richiedono determinate conoscenze.

Ma vediamo adesso questi cinque livelli, che in realtà sono sei poiché c’è anche il livello zero.
 
Livello 0: nessuna autonomia

Qui il conducente si deve occupare di ogni aspetto alla guida, senza alcun tipo di supporto elettronico. L’automobilista, dunque, ha il pieno controllo dell’auto per evitare situazioni di rischio.
 
Livello 1: assistenza alla guida

Il guidatore si deve occupare di ogni aspetto della guida, ma è supportato a livello informativo (sotto forma di alert visivi o acustici) da sistemi elettronici che possono indicare la presenza di situazioni di pericolo o di condizioni avverse. Il sistema, per esempio, interviene con piccole correzioni dello sterzo che mantengono l’auto in corsia e che aiuta a mantenere la distanza di sicurezza con il veicolo che precede.
 
Livello 2: automazione parziale

L’auto procede autonomamente in determinate situazioni, come in autostrada: il guidatore lascia all’auto il controllo dell’acceleratore e sterzo in alcune circostanze. In ogni caso il conducente deve essere pronto ad intervenire con le mani sempre sul volante. A questo livello l'automobile interviene su accelerazione e frenata attraverso sistemi di sicurezza, come per esempio la frenata assistita, la frenata di emergenza anticollisione.
 
Livello 3: elevata automazione

In questo livello l’automazione è completa, ma il conducente deve essere in grado di riprendere il controllo dell’auto in un breve lasso di tempo. Significa, per esempio, poter rispondere a un SMS distogliendo occhi e mani dal volante, ma rimanendo sempre pronti e vigili. Il sistema, dunque, si disattiva fornendo un preavviso al guidatore che deve riprendere il controllo.
 
Livello 4: le auto viaggiano da sole

Il sistema automatico è in grado di gestire qualsiasi evenienza, ma non deve essere attivato in condizioni estreme di guida come in caso di maltempo. In sintesi, in questa situazione l'automobile è in grado di guidare in completa autonomia, ma è possibile per il conducente riprendere il pieno e totale controllo dell'auto in situazioni particolari.
 
Livello 5: completa automazione

Il sistema di guida automatica è in grado di gestire tutte le situazioni gestibili da un umano, il conducente diviene a tutti gli effetti un passeggero.

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