Dal primo parabrezza in vetro laminato introdotto da Henry Ford nel 1919, a quello acustico del 1970 che riduceva i livelli di rumore all’interno dell’abitacolo, i cristalli delle nostre auto sono senz’altro cambiati.
I vetri, infatti, stanno diventando un prodotto sempre più complesso da trattare per gli operatori del settore (vedi per esempio gli ADAS).

Il parabrezza fin dagli esordi ha attraversato molti stadi fino a giungere alla configurazione attuale, dove radar e telecamere installati direttamente su di essi riescono a rilevare la presenza di pedoni o ciclisti, modificando totalmente gli stili di guida.

Un mercato, quello dei parabrezza, che secondo fonti americane entro il 2024 crescerà fino a raggiungere un volume di 25 miliardi di dollari.

Per definizione il parabrezza delle auto altro non è che una “cornice di vetro” posta nella parte anteriore del veicolo per proteggere i conducenti quando l’auto è in movimento. Ma qual è il parabrezza più grande al mondo? E il più piccolo?

A rispondere è il periodico spagnolo Infotaller: il più grande lo troviamo sul “Tesla Model X”. Il vetro, infatti, ha sia la funzione di parabrezza sia di tettuccio che, come spiega il CEO di Tesla Elon Musk “regala ai conducenti l’esperienza di trovarsi come nella cabina di guida di un elicottero”.
Qui il parabrezza, i finestrini affiancati alle Falcon Wings e il lunotto posteriore sono oscurati con una protezione UV garantendo una visibilità a 360° al conducente e a tutti i passeggeri.

Sempre il giornale spagnolo, infine, segnala che il parabrezza più piccolo è montato sulla Mercedes-Benz SLR Stirling Moss. In questo caso a proteggere dal vento di marcia il guidatore e il passeggero provvedono soltanto due deflettori alti pochi centimetri.