News | 10 Aprile 2018 | Autore: Tommaso Caravani

Legge Concorrenza: secondo round per il tavolo di lavoro al Ministero dello Sviluppo Economico

Al via domani 11 aprile 2018 il secondo incontro, presso il Ministero dello Sviluppo Economico per stabilire le linee guida sulla riparazione a regola d'arte fra Associazioni dei Consumatori, Associazioni degli autoriparatori, Ania e Ivass. Grandi assenti: le confederazioni artigiane. 




Continua la marcia iniziata il due marzo con la prima convocazione voluta dalle associazioni dei consumatori presso il Ministero dello Sviluppo economico come previsto dall’art. 1 comma 10 della Legge Concorrenza per definire le linee guida delle riparazione a regola d'arte.

 

Una marcia piuttosto complessa a giudicare dai retroscena che hanno preceduto la convocazione e che stanno ancora oggi creando confusione nel mercato. Cerchiamo allora di fare un po' di chiarezza su quello che sta accadendo e spiegare perché l'appuntamento di domani è importante per la categoria degli autoriparatori e degli assicurati.

 

Il comma 10 del primo articolo della Legge Concorrenza, infatti, stabiliva che "al fine di garantire le condizioni di sicurezza e funzionalità' dei veicoli, le associazioni nazionali maggiormente rappresentative del settore dell'autoriparazione, l'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e le associazioni dei consumatori [...], definiscono d'intesa tra loro apposite linee guida finalizzate a determinare gli strumenti, le procedure, le soluzioni realizzative e gli ulteriori parametri tecnici per l'effettuazione delle riparazioni a regola d'arte [...] sulla base di criteri oggettivi e facilmente riscontrabili. Le predette linee guida sono comunicate al Ministero dello sviluppo economico che ne assicura le necessarie forme di pubblicità".

 

Da qui è scaturita la richiesta effettuata da un'associazione (Movimento Consumatori) con il mandato di altre otto aderenti, di aprire un tavolo di lavoro presso il ministero. Tavolo che si è tenuto lo scorso 2 marzo con assenze importanti. A fronte della successiva adesione di 17 associazioni di consumatori (molte delle quali hanno però partecipato per delega), di Federcarrozzieri e dell'IVASS, infatti, è stato impossibile non notare la mancata presenza sia delle confederazioni artigiane degli autoriparatori (CNA, Confartigianato e Casartigiani) sia dell'ANIA e di tutta la componente assicurativa.

Una mancata partecipazione dovuta, secondo i diretti interessati, a un problema formale di convocazione del tavolo, in quanto la richiesta non è stata effettuata direttamente dal Ministero, ma da una singola associazione. Ad essere contestata, inoltre, era la rappresentatività di Federcarrozzieri come associazione di riparatori.

 

E proprio sulla forma si concentrano le problematiche relative anche al secondo incontro di domani. Dopo una prima richiesta di ANIA (respinta) il Mise ha comunque incaricato il Ministero del Lavoro di verificare la rappresentatività delle associazioni di categoria. Verifica che ha portato a un risultato non scontato.

La relazione del Ministero del Lavoro, da una parte fa una stima della copertura e della consistenza in termini di iscritti delle varie associazioni (CNA, Confartigianato, Casartigiani e Federcarrozzieri), dall'altra però dichiara di non poter verificare alcuna verifica sulle autodichiarazioni delle associazioni. Tuttavia il ministero conclude che "considerata [...] la finalità di natura squisitamente tecnica (definizione delle linee guida per la riparazione a regola d’arte degli autoveicoli) dell’istituendo Tavolo di lavoro e che la norma che ne disciplina la composizione non stabilisce un numero di posti da attribuire, sembrerebbe auspicabile valorizzare la pluralità della rappresentanza degli specifici interessi di categoria". Sdoganando di fatto la posizione di Federcarrozzieri come referente valido per il tavolo di lavoro.

 

A questo si aggiunge un secondo passaggio importante. La seconda convocazione è partita direttamente dal CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) ente statale di rappresentanza delle associazioni dei consumatori che fa capo al Ministero dello Sviluppo Economico stesso, forte di una adesione di 17 sigle su 20 rappresentate.

 

Questi passaggi hanno convinto Ania a partecipare e domani dovrebbe essere presente anche con rappresentanze di compagnie quali Allianz, Vittoria e Generali, oltre a Unipol, uscita dall'associazione ma tuttora rappresentativa nel mondo RC auto per numero di polizze stipulate.

 

I grandi assenti di domani, insomma, saranno proprio le confederazioni titolate ad intervenire: CNA, Confartigianato e Casartigiani. Un'assenza importante che viene giustificata ancora una volta da un vizio nella convocazione. Raggiunto al telefono Franco Mingozzi spiega, infatti, che le confederazioni non sono state coinvolte direttamente dal Ministero, così come previsto, ma solo da una parte, e che saranno pronte a partecipare a qualunque incontro promosso direttamente dalle istituzioni. Una scelta unitaria e concordata dalle tre maggiori associazioni di carrozzieri che tuttavia ha aperto un'ampia discussione nella base, spaccata a metà sulla partecipazione al tavolo anche se convocato in maniera giudicata non conforma vista anche l'adesione delle compagnie assicurative e dell'IVASS.

 

In tutto questo restano ai margini i temi cruciali dell'incontro, cioè la riparazione a regola d'arte e le linee guida per realizzarle, tema che domani sarà probabilmente appena accennato visto che per la prima volta interverranno anche le compagnie, titolate a intervenire proprio per il loro ruolo di liquidatori del danno.

Ancora una volta, tuttavia, il tavolo sembra essere zoppo di una parte di soggetti titolati quanto meno a dire la loro: dalle Case automobilistiche alle associazioni di produttori di attrezzature per l'autoriparazione e quelle dei produttori di ricambi, coloro i quali cioè possono certificare le fasi del processo riparativo e la conformità dei ricambi utilizzati.
Senza contare che il mondo sta cambiando e le auto moderne sono pervase di tecnologia, il che rende molto più sfumata la definizione di carrozzieri rispetto a quella più omnicompresiva di autoriparatori e che, probabilmente, la definizione di linee guida per la riparazione a regola d'arte dovrebbe coinvolgere tutte le attività collegate: dai meccanici ai gommisti.

 

 

 

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Tags: federcarrozzieri confartigianato ddl concorrenza cna casartigiani mise legge concorrenza franco mingozzi CNCU

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