Verso le 16 di venerdì 31 marzo gli agenti di una pattuglia del commissariato, impegnata in un servizio di perlustrazione del territorio a Pero, mentre transitavano nella zona, hanno notato una nube bianca fuoriuscire da un capannone: un'anomalia evidente in una capannone dove, come poi verificato, non risultava alcuna attività d'impresa, e una verifica visiva accompagnata anche da un odore acre riconducibile all’utilizzo di solventi.
Entrati nel capannone, per procedere a un regolare controllo, gli agenti hanno trovato due persone, con indosso una mascherina e intenti alla verniciatura di alcuni pezzi di auto. Nel corso del controllo gli agenti hanno trovato un considerevole quantitativo di rifiuti speciali pericolosi: mille litri di olio esausto in vari fusti, e alcune bacinelle con altri residui di olio esausto e filtri per l'olio.
I poliziotti hanno così accertato che i due, ormai da tempo, avevano adibito il capannone ad attività di carrozzeria senza avere i requisiti e senza alcuna autorizzazione comunale: un'attività dunque, del tutto abusiva. La cosa più grave verificata dagli agenti è stata la gestione abusiva e incontrollata dei rifiuti speciali pericolosi prodotti e il loro smaltimento altrettanto illegale.
Il capannone è stato posto sotto sequestro penale, così anche i contenitori dell’olio esausto e quant’altro riconducibile alla categoria di rifiuti speciali pericolosi. Tutte le attrezzature ed il restante materiale sono stati invece sottoposti a sequestro amministrativo ai fini della confisca considerato che l’attività si stava svolgendo senza alcuna autorizzazione comunale.
I due sono stati accompagnati commissariato di Rho Pero dove al termine della formalità sono stati indagati per violazione delle norme ambientali e precisamente per attività illegale di gestione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi. Per loro anche una sanzione da 5.000 euro in quanto sorpresi a esercitare l’attività abusiva di carrozzeria. Sono invece in corso le indagini per verificare dove e con quale modalità, certamente illecite, i due in passato abbiano smaltito e disperso i rifiuti pericolosi.
Fonte: www.rhonews.com
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