News | 15 Dicembre 2016 | Autore: Redazione

La libera concorrenza vince a Treviso

A ottobre un'assicurazione aveva intentato una causa contro il proprio stesso assicurato.  L'A.N.E.I.S. (Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale) fa sapere che la stessa ha abbandonato la causa.

La causa aveva l'intento di far valere nelle aule giudiziarie alcune clausole assicurative che, in caso di incidente stradale, vorrebbero impedire all'assicurato sia di rivolgersi ad un suo carrozziere di fiducia per la riparazione del veicolo, sia di avvalersi dell'assistenza e patrocinio di un professionista per il recupero dei danni subiti.

La causa pendente a Treviso si è conclusa con l'abbandono della causa stessa, abbandono richiesto dalla compagnia di assicurazione, e formalizzato con atto di transazione sottoscritto congiuntamente da tutte le parti in causa. Il ritiro è avvenuto dopo la prima udienza, liquidando sia gli onorari dell'avvocato difensore dell'assicurata, sia quelli dell'avvocato del Foro di Venezia, che A.N.E.I.S. aveva incaricato "ad adiuvandum" per difendere i diritti degli assicurati e rappresentare al Giudice l'illegittimità delle pretese dell'assicurazione in causa.

Giovanni Polato, Presidente A.N.E.I.S. ha dichiarato: "Sono ormai numerose le sentenze dei Giudici di Pace che hanno già confermato l'illegittimità di tali clausole, poiché violano il Codice di Protezione dei Consumatori e l'esercizio dei diritti di difesa consacrati dalla Carta Costituzionale, oltre a costituire un impedimento al libero svolgimento dell'attività professionale dei patrocinatori. Purtroppo la situazione - conclude Polato - è resa ancor più complicata da alcuni emendamenti presentati nel Ddl Concorrenza, ora all'esame delle Camere, che consentirebbero di introdurre più agevolmente tali clausole."

 

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