Dati negativi di La Spezia e Savona. Carrozzieri Confartigianato: "Trend strettamente legato al fattore sicurezza delle auto e alla crisi, che porta i cittadini a non spendere in riparazione».
Le province liguri: La Spezia (233 realtà) e Savona (358) si registrano, rispettivamente, trend in calo dello 0,85% e dell’1,92%. In leggero aumento le microimprese genovesi del settore (941, +0,32%) e imperiesi (316, anche in questo caso +0,32%).
Le carrozzerie sono le più colpite nel settore: in questo caso il calo nell’ultimo anno è più pesante, pari all’1,03% (-1,84% il dato nazionale). Una diminuzione che ha riguardato 574 imprese artigiane liguri (sulle 714 totali), pari al 3,2% di tutte quelle italiane. La Liguria si posiziona dietro a Valle d’Aosta (+2,27%), Piemonte (+0,11%) e Molise, dove il settore non registra variazioni rispetto al primo semestre del 2015.
«Gli scenari di medio-lungo periodo ci dicono che si tratta di un trend destinato a persistere – commenta Giuseppe Pace, presidente Carrozzieri Confartigianato Liguria – Da un lato, per la continua crescita e perfezionamento dei fattori sicurezza e tecnologia delle automobili, aspetto che costringe gli addetti ai lavori a una continua formazione e informazione, in modo da rimanere al passo con i cambiamenti della propria professione e quindi di “restare a galla”. Dall’altro, incide ancora il fattore crisi: gli automobilisti in molti casi preferiscono non spendere in autoriparazione».