Il Disegno di Legge Concorrenza proposto dal Governo Renzi stabilisce una drastica riduzione dei risarcimenti per le gravi lesioni subite dalle vittime della strada, è così che riporta un comunicato dell'ANEIS.
Giovanni Polato, Presidente Aneis - Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale - ha inviato una lettera aperta indirizzata alla Senatrice Simona Vicari, Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo Economico, promotori della Riforma R.C. Auto : "... Gentile Senatrice, sono noti a tutti il Suo formidabile impegno e la Sua irremovibile determinazione in qualità di Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo Economico, nel promuovere la riforma in materia di R.C. Auto, e segnatamente di quella parte della riforma che riguarda le tabelle di valutazione economica dei risarcimenti per i gravi danni alla persona, (che il legislatore, con una sfacciata dose di irridente ipocrisia, ha definito "Lesioni di non lieve entità"). La Sua dichiarata volontà di ridurre drasticamente i risarcimenti che le Tabelle del Tribunale di Milano (adottate e consacrate dalla Suprema Corte di Cassazione) riconoscono alle vittime degli infortuni della strada, grida vendetta a fronte degli utili miliardari che ogni anno le imprese di assicurazione incamerano nel settore della R.C. Auto, come documentano i numeri sopra riportati (estratti dal sito istituzionale dell'ANIA) relativi all'anno di esercizio 2014. Oltre che partecipare all'annuale Assemblea dell'Ania, che ogni anno si tiene a Roma nel meraviglioso Auditorium Parco Della Musica, ed ascoltare le lamentele dei vari Top Manager Assicurativi (che dichiarano, tra l'altro, di detenere nel loro portafoglio titoli poco meno di 400 miliardi di titoli del debito pubblico italiano, a conferma della solidità finanziaria delle nostre imprese di assicurazione, che non hanno certo bisogno di ulteriori "regalini"!), Le suggerirei di visitare qualche centro di fisioterapia, ove le vittime delle cosiddette "lesioni di non lieve entità" transitano come zombie nel disperato tentativo di rimediare almeno in piccola parte alla distruzione fisica e psichica che si è abbattuta sui loro corpi. Le potrebbe capitare, così, di incontrare Sergio T. (che all'età di 49 anni ha subito un gravissimo infortunio stradale, in conseguenza del quale ha riportato un'invalidità permanente dell'80% e viaggia su di una sedia a rotelle), accompagnato da sua moglie, che tutti i giorni lo assiste nelle estenuanti sedute di fisioterapia. Così, scambiando qualche parola con la predetta signora, potrebbe cogliere la disperazione di una moglie che a 40 anni si sente dire dal marito "che gentile che sei ad accompagnarmi tutti i giorni, come ti chiami? e chi è quella bellissima bambina che qualche volta porti con te?". Certo, i 710.000,00 Euro che secondo le Tabelle del Tribunale di Milano dovranno essere liquidati a titolo di risarcimento (pari a tre soli mesi di stipendio di un top manager assicurativo!), non asciugheranno le lacrime di questa disgraziata famiglia, ma almeno sarà scongiurato il pericolo che possa sprofondare nella povertà senza più dignità, poiché, come ci ha insegnato la nobile penna di Jane Austen, "...niente, come la miseria, piega l'animo umano". Cara Senatrice, lasci in pace le vittime della strada, continui a vivere felice nella Sua Torre d'Avorio, dove di sicuro non si fanno simili incontri, e lasci ai Tribunali il compito di stabilire il "GIUSTO RISARCIMENTO", che la Costituzione assegna loro questo compito. E si metta una mano sul cuore, sempre che ne abbia ancora uno!"
Polato Giovanni - Presidente A.N.E.I.S.
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