Direct Line rileva da un'indagine che la manutenzione sulle auto è in calo e potrebbe essere un rischio per la sicurezza.
La domanda è banale, dopo aver comprato un'auto stracolma di sistemi di sicurezza, quanti sono attenti alla sua manutenzione a distanza di anni? Ma la risposta è preoccupante: meno di quanti realmente circolano sulle strade tutti i giorni. Un'indagine condotta dal Centro Studi e Documentazione di Direct Line sulla manutenzione delle auto, evidenzia infatti atteggiamenti e abitudini potenzialmente pericolosi nei confronti della sicurezza stradale. Un esempio? Sembra essere abbastanza comune l'atteggiamento di considerare superflua la manutenzione se l'auto è vecchia, per limitare le spese; eppure proprio le auto più anziane hanno bisogno di più cure. In effetti il parco italiano manifesta una preoccupante anzianità e anche una certa diminuzione della spesa per la manutenzione, due fattori che agiscono in sinergia aggravando i rischi per la circolazione.
SE LA CRISI CI METTE LA CODA - La manutenzione è essenziale per la sicurezza e l'affidabilità delle nostre automobili: un'auto a posto non è soltanto più sicura ma ci porterà al lavoro o in vacanza in perfetto orario. Le ristrettezze economiche hanno però sicuramente cambiato gli orizzonti delle persone e la loro percezione riguardo le spese destinate ai veicoli. Un dato su tutti: in pochi anni le persone che considerano troppo cara la gestione della macchina sono triplicate, passando dal 34% nel 2012 al 93% di quest'anno, un valore altissimo. Il discorso ritorna nelle dichiarazioni relative alla manutenzione: gli intervistati sono consapevoli della necessità di fare manutenzione al proprio mezzo, per una questione sia di sicurezza sia di allungamento della vita dell'auto. Nonostante questo atteggiamento generale il 12% del campione dichiara di non fare nessuna manutenzione alla propria vettura per i costi troppo alti e per il fatto che, essendo l'auto vecchia, non vale la pena di spenderci soldi. Il dato è inquietante: rapportandolo al totale del parco circolante si arriva a oltre 3 milioni di auto su cui non viene fatta neanche la manutenzione ordinaria, con rischi ben immaginabili.
FACCIO TUTO MI! - In aumento è poi, nel nostro Paese, la tendenza a occuparsi in prima persona della manutenzione della macchina: la percentuale degli intervistati che agisce in questo modo è arrivata infatti al 60%. Scorporando i dati si capisce che il 23% ricorre sempre al fai-da-te, il 17% interviene solo per le cose più semplici, il 13% affida la manutenzione al proprio partner mentre il 7% agisce direttamente solo in operazioni che non richiedono smontaggio e sostituzione di parti meccaniche. Calo di fiducia anche dal lato dei tagliandi: se nel 2012 la percentuale degli italiani che giudicava il tagliando assolutamente necessario era su valori plebiscitari (94%), questo numero è sceso al 69% nel 2015, sempre in base all'indagine Direct Line. Meno della metà degli intervistati - il 40% - ritiene che il tagliando auto sia imprescindibile per la sicurezza e meno di un terzo - il 29% per la precisione - non ritiene ci sia un legame fra esso e la vita dell'automobile.
SFIDUCIA NEL TAGLIANDO - L'indagine Direct Line di quest'anno (ricordiamo che è stata condotta nel febbraio 2015 su 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni tramite CAWI Computer-Assisted Web Interviewing) ha registrato la nascita di una nuova categoria: gli "sfiduciati". Si tratta di chi (il 19% del campione) esegue la manutenzione dell'auto ma senza crederci molto e considerando inutili le spese ad essa connesse. Il 7% arriva a dichiarare che possedendo un'auto "anziana" non vale più la pena di investirci denaro e una percentuale fortunatamente esigua - il 5% degli intervistati - effettivamente non si cura più della manutenzione dell'auto, sottovalutando il rischio che deriva da questa lacuna. Barbara Panzeri, Direttore Marketing di Direct Line, commenta così questi risultati: "Gli italiani sono sempre più attenti ai costi di gestione e mantenimento delle proprie auto. Questi fattori possono infatti pilotare gli acquisti delle auto, orientando il consumatore verso modelli meno cari da mantenere e gestire". Non possiamo che essere d'accordo con questa impostazione anche se forse, vista la dilagante percezione che mantenere le auto sia diventato troppo costoso, qualche dubbio le Case potrebbero porselo.