In un convegno presentato dai carrozzieri di Confartigianato imprese Varese sono state presentate le modifiche al disegno di legge concorrenza ora in approvazione al Senato.
Il Ddl così come era stato pensato metteva nelle mani di pochi soggetti economici l’intero mercato, condizionando pesantemente la concorrenza. Questi soggetti economici sono i tre grandi gruppi assicurativi che detengono il 60% del mercato assicurativo e che di fatto costituisce un vero e proprio oligopolio a danno della concorrenza e in grado di condizionare in modo forte i prezzi.
Il disegno di legge, ha già subito qualche modifica, grazie all’azione delle associazioni di categoria preoccupate per la sopravvivenza di 17.000 imprese del settore e i loro 60.000 addetti.
La preoccupazione dei carrozzieri
I carrozzieri, come è giusto che sia, erano preoccupati anche per la qualità della riparazione per l’automobilista affinché essi possano usufruire di un servizio più sicuro e controllato.
A questo proposito l’intervento del presidente Fogarollo è stato molto chiaro: “La filiera del sinistro tutta concentrata nell’orbita delle grandi compagnie assicurative non garantisce affatto la qualità della riparazione. Un carrozziere per diventare fiduciario deve fare sconti sui ricambi se non addirittura servirsi di quelli forniti dalle stesse compagnie e per stare a galla lavorerà in modo più veloce e meno curato perché il meccanismo è tutto al ribasso. A quel punto vengono messe in strada delle bombe su quattro ruote a discapito della sicurezza del proprietario del veicolo”
Confartigianato VS Assicurazioni
I dati forniti da Confartigianato delineano un settore che negli ultimi dieci anni è stato una vera miniera per le assicurazioni. I prezzi delle polizze sono aumentati del 24,5%. La formula dell’indennizzo diretto, voluta dalle compagnie assicurative, non ha di fatto ridotto i costi delle polizze. Secondo Confartigianato, alla luce del costo della manodopera italiana (44 euro contro i 55 della media europea) e del costo medio dei danni in Italia le ragioni del caro polizze e delle frodi sono da ricercare altrove.
Rimane però aperta ancora una questione molto importante relativa alla scatola nera. La sicurezza di tale strumento è riconosciuta, ma i dubbi sono riconosciuti per quanto riguarda il soggetto che dovrà acquisire quei dati sensibili.
L’avvocato Claudio Venghi ha espresso la propria opinione:” È indubbio che dovrà essere un soggetto terzo equidistante rispetto agli interessi in gioco e non un provider legato alla compagnia di assicurazione, altrimenti sarà ancora una volta il consumatore a rimetterci. Quindi tra i provider e le assicurazioni non ci deve essere alcun rapporto convenzionale e il cittadino deve essere libero di scegliere proprio come con la riparazione”.