Il Ddl concorrenza continua a far discutere, soprattutto Ania ha espresso chiaramente la sua posizione contraria a questo disegno di legge, mentre al contrario Federcarrozzieri ha approvato l'attuale Ddl dopo aver respinto la prima bozza discussa alla Camera.
A tal proposito Ania, e le assicurazioni, non ci stanno.
Ania, in rappresentanza delle assicurazioni durante l’audizione in Senato, ha espresso chiaramente il suo pensiero e contrattacca: “Il provvedimento presentato alla Camera andava nella giusta direzione di rafforzare il meccanismo concorrenziale, di contrastare le frodi e porre le condizioni per una riduzione dei prezzi. Ma nel corso dei lavori alla Camera il suo impianto è stato in larga misura stravolto. Erano infatti previste, per esempio, alcune clausole di sconto facoltative per l’assicurato, poi soppresse, che avevano una particolare efficacia antifrode (rinuncia alla cedibilità del credito, risarcimento in forma specifica, risarcimento per equivalente basato su una verifica preliminare)”.
Inoltre, l’Ania ha attaccato anche la Tariffa Italia dell’attuale disegno di legge concorrenza: “Sono state introdotte norme che presentano chiari profili di incompatibilità con il diritto comunitario, che espongono la Repubblica Italiana al concreto rischio di infrazione con le connesse sanzioni previste. Infatti, in assenza di interventi significativi nel testo in esame, appare inevitabile un ricorso alla Commissione europea”.
Questo tipo di intervento è stato pronunciato in riferimento allo sconto minimo obbligatorio determinato dall’Ivass, il quale prevedeva che le compagnie sono obbligate ad applicare premi uniformi a situazioni di rischio territorialmente differenti.
In conclusione il pensiero è che questa norma limiti il principio di libertà tariffaria sancito dalle norme comunitarie.
Ma qual'è la posizione dei carrozzieri?
Con il risarcimento in forma specifica il danneggiato era obbligato a rivolgersi al carrozziere convenzionato, ma con l’abolizione di tale credito l’assicurato non poteva più farsi difendere dal carrozziere.Se questo diventasse realtà le compagnie Rc auto avrebbero più controllo di quanto non ne abbiano già oggi, e quindi la libertà dell’automobilista andrebbe a svanire.
Davide Galli, di Federcarrozzieri, sostiene che questo disegno di legge non sarebbe per la concorrenza, ma sarebbe stato al contrario contro con la concorrenza.
In sostanza la loro posizione nei confronti dell’attuale ddl è favorevole, mentre nella prima bozza erano contrari poiché prevedeva il risarcimento in forma diretta e l’abolizione della cessione di credito.