Da una parte consumatori, avvocati e carrozzieri con un'alleato d'eccezione, l'industria automobilistica, dall'altro le compagnie assicurative e, per certi versi, l'Ivass. Ecco le relazioni delle confederazioni, delle vittime della strada e dei consumatori.
Vediamo allora cosa hanno detto, in sintesi, i singoli auditi, iniziando da confederazioni di autoriparatori, vittime della strada e consumatori, tenendo conto che l'audizione ha avuto un'impronta molto tecnica e quindi, più che soffermarsi sui dettagli e le descrizioni è stato chiesto alle singole realtà audite di concentrarsi solo sulle osservazioni in merito al Ddl in esame senza raccontare il quadro contestuale o il dettaglio delle proposte o critiche avanzate, specificando che l'intervento delle confederazioni è stato ricostruito da dichiarazioni ufficiali a causa di un guasto tecnico nello streaming della Commissioni che, per tutta la durata delle confederazioni ha impedito il funzionamento dell'audio.
Confederazioni: CNA, Confartigianato e Casartigiani
Le confederazioni hanno sostanzialmente avallato la versione attuale del DDL Concorrenza in materia di RC auto in special modo dopo le modifiche attuate alla Camera dei Deputati e che hanno modificato il provvedimento originario.
In particolare, le confederazioni centrano il proprio intervento sull'importanza della libertà nella cessione del credito, strumento che permette vari vantaggi al consumatore: dalla possibilità di recarsi presso il proprio riparatore di fiducia per la riparazione dell'auto sinistrata al non anticipo di denaro per effettuare la riparazione. Con la cessione del credito, infatti, è il carrozziere a diventare il soggetto creditore rispetto alla compagnia e obbligato a emettere fattura (un dettaglio non irrilevante).
Infine le confederazioni accolgono con positività anche la scelta di “di demandare ad un tavolo di confronto diretto tra Associazioni imprenditoriali, Associazioni dei consumatori e l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, la definizione di linee guida condivise per l’individuazione di strumenti, procedure e parametri tecnici per le riparazioni a regola d’arte”.
In conclusione, per le confederazioni è “fondamentale che il Senato confermi, in tempi brevi, l’attuale versione del testo”.
Associazione nazionale familiari e vittime della strada
Riguardo ai numeri delle vittime della strada l'associazione ritiene che al primo posto vada sempre la vittima, poiché è l'unico soggetto a perdere la vita o la salute in caso di sinistro con feriti. Un valore ineludibile, quello alla vita, secondo l'AIFVS.
Il danno alle vittime della strada, sottolinea l'associazione, viene definito dalle Tabelle di Milano e, nel DDL presentato, tali “tabelle sono dimenticate mentre viene utilizzato uno studio finanziato dalla parte assicurativa” spiega Stefano Mannacio, portavoce dell'AIFVS. Per questo l'associazione chiede che il danno biologico e quello morale siano accorpati e che siano applicate le Tabelle di Milano a livello nazionale.
Associazione Mo' Bast
L'associazione di consumatori nata nel 2012 in Campania per denunciare il prezzo salatissimo che pagano gli assicurati campani punta il dito contro la portabilità delle polizze, al momento di difficile applicazione seondo il Dirigente Roberto Barbarino, poiché oltre le classi di merito “ufficiali” le compagnie hanno inserito una serie di sottoclassi per premiare gli automobilisti virtuosi. Tali sottolcassi non sono “trasportabili” in caso di cambio di compagnia, quindi l'associazione chiede che vengano rese “ufficiali” nel testo del DDL. Un problema reale, sottolinea Barbarino, perché in Italia il 94% degli assicurati è in prima classe. Inoltre “bisognerebbe rendere possibile la portabilità della polizza anche durante l'anno” e su questo tema l'associazione annuncia che presenterà entro l'anno una apposita proposta di legge.
Sul tema delle scatole nere, l'associazione non solleva particolari problemi sottolineando come l'Italia sia il paese che ha la maggiore diffusione di tale dispositivo in Europa (3 Milioni secondo Barbarino). Il rischio, secondo l'associazione è che tale strumento sia utilizzato non solo per la prevenzione ma anche per veicolare l'automobilista verso strutture di servizi della compagnia stessa, non solo per l'autoriparazione, con evidente vantaggio economico della compagnia e a discapito del consumatore.
Sulle disparità territoriali Barbarino è tranchant: “il contratto base è stato creato nel 2012 e non è stato mai applicato”. Un problema che secondo l'associazione trova origine nell'introduzione del risarcimento diretto, (“strumento da rottamare”) che avrebbe portato a una distorsione confondendo il ruolo di assicurato e danneggiato. In particolare, il rapporto tra “danneggiato e compagnia” non è di natura contrattuale e nulla ha a che vedere con l'assicurazione obbligatoria che ha dovuto sottoscrivere per tutelarsi da eventuali danni fatti a terzi.
In ogni caso per quanto riguarda la mutualità Mo' Bast chiede che i premi delle polizze siano uguali per “rischi omogenei” a livello nazionale, perché “ci sta che un costo medio di Napoli sia più alto di Milano”, ma non tra zone considerate allo stesso livello di rischio.
Konsumer
Neonata associazione di consumatori con forte impronta sull'rc auto, valuta positivamente l'impatto del DDL nella sua attuale versione.
Secondo l'associazione, il mondo assicurativo rappresenta oramai una delle più importanti infrastrutture immateriali del paese ed è corretto vigilare e legiferare con attenzione su questo argomento. Trovano positive le norme che incentivano l'utilizzo di scatole nere a fronte di scatole nere e strumenti come l'immobilizer in caso di abuso di alcol o droghe segnalando però alcune limitazioni di tali strumenti. In particolare per quanto concerne la scatola nera bisognerebbe introdurre alcune valutazioni in caso di mancanza di funzionamento tecnico, come un mancato segnale del GPS in galleria o in altre situazione di difficile ricezione.
Infine l'associazione segnala come, in caso di furto dell'auto, l'assicurato, in virtù di una vecchia norma (1216 del '61 ) le imposte che vengono pagate sull'assicurazione non vengono restituite al cittadino. Una stortura da correggere.
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