In una sola giornata saranno ascoltati la mattina carrozzieri, consumatori, avvocati, l'ASI e i rappresentanti della filiera automobilistica, mentre il pomeriggio sarà destinato alle assicurazioni e all'IVASS.
La mattina, infatti, prenderanno per prime la parola le sigle confederali (ANC-Confartigianato; CNA-Servizi alla comunità; Casartigiani Autoriparazione), l'associazione familiari delle vittime della strada, le associazioni dei consumatori "Mo' bast!" e Konsumer Italia. Sarà poi il turno delle sigle legate al mondo dell'avvocatura, con OUA (Organismo unitario dell'avvocatura italiana) e UNARCA (Unione nazionale avvocati responsabilità civile e assicurativa), dell'associazione nazionale filiera automobilistica (ANFIA) e dell'ASI (Automobilclub storico italiano). A chiudere la mattinata, a meno di stravolgimenti del programma sarà Federcarrozzieri.
Tutte sigle che in qualche modo si sono schierate contro l'impianto originario del disegno di legge, e che, nelle commissioni parlamentari sono riuscite a far approvare sostanziali modifiche in merito alle modalità di risarcimento danni in caso di sinistro automobilistico.
Il pomeriggio, invece, sarà la volta della controparte, cioè delle assicurazioni. Secondo la prima bozza di programma la prima ad avere parola sarà Unipol, seguita a stretto giro dall'ANIA, da cui la compagnia bolognese è uscita lo scorso anno. L'ultima parola spetterà invece all'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che nel corso degli ultimi anni ha mostrato un andamento un po' ondivago nella valutazione delle misure necessarie per rilanciare la concorrenza nel mercato dell'RC-Auto, ma che, almeno sulla base delle ultime audizioni parlamentari sembra aver oramai intrapreso una linea filoassicurativa.
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