News | 08 Maggio 2024 | Autore: in collaborazione con Arval Italia

Arval Italia presenta il Barometro delle Flotte Aziendali 2024

Arval Italia ha presentato a Milano il suo Barometro 2024, l’indagine annuale di Arval Mobility Observatory che raccoglie e analizza le principali tendenze della mobilità aziendale.


Ieri 7 maggio 2024 Arval ha accolto nella sua nuova sede di Assago (MI) la stampa per presentare l’edizione 2024 del suo Barometro delle Flotte Aziendali e della Mobilità.

Dopo i saluti di benvenuto da parte di Carlo Basadonna, sales corporate director di Arval Italia, la parola è passata a Massimiliano Abriola, il responsabile di Arval Mobility Observatory.

Abriola ha ricordato che questo Barometro, riconosciuto come uno dei centri studi più autorevoli nel settore delle flotte aziendali e della mobilità, in Italia è operativo dal 2005 e che l’indagine annuale è realizzata in collaborazione con IPSOS, che analizza e anticipa i trend della mobilità professionale in Italia e in altri paesi in Europa ed Extrauropei.

Per l’edizione di quest’anno segnaliamo che sono stati intervistati 8.605 fleet manager di 30 paesi in Europa e fuori dall’Europa, di aziende di tutti i settori che utilizzano almeno un veicolo aziendale (300 le interviste ad aziende italiane*). 

L’importanza dei dati

“In un panorama in trasformazione, per le aziende è fondamentale prendere le giuste decisioni in merito alla propria mobilità, e il modo migliore per farlo è adottare un approccio orientato ai dati”, ha precisato Massimiliano Abriola.
 
A questo proposito il responsabile ha dichiarato che stando al Barometro sono quasi 6 su 10 le aziende che stanno già utilizzando, o pensano di utilizzare entro i prossimi tre anni, i dati provenienti dal veicolo grazie a una piattaforma di telematica, mentre il 43% ha già veicoli connessi in flotta. 
Tra i principali scopi dichiarati dagli intervistati, registrare il comportamento di guida dei driver (49% dei rispondenti), conoscere i dati tecnici dei veicoli (47%) e tracciarli (46%).
 
Più in generale, il ricorso ai dati si dimostra oggi efficace soprattutto per una migliore allocazione delle risorse, la riduzione dei costi operativi e una maggiore agilità nel rispondere ai cambiamenti e agli impegni normativi. 

L’evoluzione e la trasformazione delle flotte 

Nel complesso, il 93% dei fleet manager si dimostra ottimista per il futuro, dichiarando che nei prossimi tre anni, il numero di veicoli all’interno delle loro flotte aumenterà o rimarrà stabile. Le ragioni si ritrovano principalmente in una attesa evoluzione del business o nello sviluppo di nuove attività (77%) e in esigenze legate all’attrazione e alla retention dei talenti, un dato questo in forte crescita rispetto a due anni fa (48% contro 24%). 

Tante le sfide che i fleet manager si trovano a dover affrontare in virtù della crescente complessità del mercato. Oltre a quelle legate alla transizione energetica, emerge anche una significativa attenzione ad esempio alla gestione dell’aumento dei tempi di consegna. Le ripercussioni sono soprattutto sulle car policy e sulle car list: tra le aziende che hanno subito un impatto dalla situazione del settore auto, due su tre hanno rivisto la loro gestione su questi temi, ossia hanno optato per revisioni più frequenti o per la possibilità di scegliere veicoli non presenti in policy ma con opportunità di consegne più rapide.
 
In questo contesto, il noleggio a lungo termine si conferma il principale metodo di finanziamento delle flotte aziendali, con il 63% degli intervistati che pensa di ricorrere al noleggio nei prossimi tre anni, confermando il trend in costante crescita. 

Strategie per la riduzione dell’impatto ambientale 

Il 60% delle aziende ha una strategia o target specifici rispetto alla riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla mobilità. È da questo dato che bisogna partire per motivare la spinta all’adozione di veicoli a basso impatto ambientale. 2 aziende su 3 sono infatti soggette, o lo saranno nei prossimi 2 anni, alla pubblicazione del bilancio di sostenibilità e per oltre l’80% di esse, la mobilità aziendale gioca un ruolo rilevante.
 
Tutto questo si traduce nel sempre maggiore inserimento di veicoli ad alimentazione alternativa all’interno delle flotte aziendali: il 63% delle aziende ha già in flotta almeno un veicolo ibrido o elettrico e l’87% lo avrà entro i prossimi 3 anni. 
Non solo, perché dall’indagine emerge come stiano man mano abbattendosi le barriere all’adozione di veicoli elettrificati (il numero di punti di ricarica pubblici, il prezzo di acquisto superiore ai veicoli termici, l’assenza di infrastrutture di ricarica presso le aziende o il domicilio dei dipendenti, la gamma di modelli disponibili…) che sempre meno sono considerate come un problema ostativo.  

Le prospettive sulla mobilità alternativa 

Sono ben l’83% di quelle intervistate le aziende che già hanno adottato una soluzione di mobilità alternativa (corporate car sharing, bike sharing, app per prenotare soluzioni di mobilità…), che saliranno al 92% nei prossimi 3 anni.
 
La dimostrazione dell’importanza che queste soluzioni rivestono per le aziende, che vi ricorrono soprattutto per essere in linea con le politiche di CSR, per reclutare e mantenere talenti e per rispondere o anticipare nuove normative, sta nell’individuazione di chi ha la governance di questo ambito: nel 41% dei casi si tratta del top management, vale a dire del CEO o del managing director, che definisce le proprie decisioni in base all’analisi dei dati inerenti all’utilizzo della flotta, così come lo studio degli spostamenti casa-lavoro dei collaboratori. 

Le società di noleggio, in questo scenario complesso e sfidante, continuano a giocare quindi un ruolo fondamentale: il 46% dei fleet manager si affida a loro per la scelta dei veicoli, il 59% le ritiene fonte preferita per avere informazioni sulle modalità di finanziamento a cui seguono le banche, indicate dal 38% degli intervistati. 

Secondo Massimiliano Abriola “Prendere decisioni basate su fatti e osservazioni reali è un’urgenza che le imprese vivono nel loro viaggio per soddisfare un bisogno crescente di mobilità. Le tendenze osservate nel Barometro 2024 consentono a tutti gli stakeholder di cogliere meglio la dinamica e l’evoluzione del proprio ecosistema, contribuendo a prendere quelle decisioni strategiche e informate che stanno plasmando il futuro della gestione della flotta e della mobilità globale del futuro”.

Per scaricare il documento completo, clicca qui.


*Metodologia 
Per questa ricerca indipendente, Ipsos ha intervistato con metodo CATI tra agosto e novembre 2023, decision makers di 8.605 compagnie con almeno un veicolo in flotta. Le interviste sono state condotte in 30 Paesi: Austria, Germania, Belgio, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Svizzera, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Nuova Zelanda, Australia, Messico Canada, Nord America, Turchia, Marocco, Cile, Perù e Brasile.  

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