News | 25 Ottobre 2023 | Autore: Tommaso Caravani

​CSN Collision: consolidamento in atto

Si è svolta lo scorso 12 e 13 ottobre a Bardolino (VR) la convention degli affiliati al gruppo: molti i temi toccati, dal posizionamento del network ai primi accordi di canalizzazione.


Quando CSN Collision è arrivata in Italia, non molti sono riusciti a comprendere la portata dell’avvenimento, così come ad oggi molti fanno fatica a comprendere le logiche di un gruppo di carrozzieri uniti principalmente da una comunione di interessi, che va oltre la semplice canalizzazione delle vetture.

Per avere un'idea più chiara della rete che CSN sta costruendo, basta guardare chi sono le 56 carrozzerie aderenti e che numeri sviluppano: oltre 1.000 dipendenti per 40 provincie coperte e un fatturato (inteso come somma di tutti i fatturati) che supera i 100 milioni di euro.
Questo gruppo di imprenditori, che amministrano aziende più o meno simili per dimensione, ha fatto della condivisione il suo punto di forza.

Infatti, quello che CSN ha fatto attraverso questa convention è stato creare un momento in cui le aziende partecipanti hanno avuto occasione di confrontarsi su alcuni problemi simili e soprattutto prendere spunto gli uni dagli altri in un ambiente che incrementava la sinergia di tutto il network. Ovviamente tutto questo non preclude il business, che vede oltre 10 accordi con società di distribuzione di materiali e ricambi, sei con fornitori di attrezzature e cinque di servizi, cui si aggiunge la canalizzazione.

Durante questi due giorni infatti, tra i vari argomenti affrontati, si è parlato anche di come CSN abbia iniziato il suo percorso di canalizzazione, grazie alla partnership comunicata proprio da Roberto Sticca, general manager dell'azienda, con quattro compagnie assicurative. 

Un gruppo internazionale

Ma al di là della canalizzazione quello che stupisce è come l’Italia sia diventata in poco tempo un punto di riferimento per CSN Collision sul mercato europeo. Giusto per dare qualche numero, il gruppo conta 235 strutture in Canada (dove è stata fondata la società) e 75 negli Stati Uniti, un numero comparabile con quello del nostro paese, che però ha un territorio incomparabilmente più vasto.

L’animo internazionale emerge soprattutto durante l'intervento di Ryan Bruno, CEO di CSN Collision, che ha presentato le linee guida di sviluppo del gruppo nel mondo: dall’ecologia alla solidarietà, all’attenzione ai dipendenti e ovviamente allo sviluppo del business. “Ad oggi - ha affermato Bruno – CSN Collision può contare su un totale di 366 centri nel mondo, oltre 350.000 riparazioni gestite in un anno, una recensione media su Google dei centri di 4,7 su 5 e 630.000 dollari devoluti in donazioni. La prossima sfida per il gruppo, afferma Ryan Bruno, sarà quella ecologica, attraverso la creazione di un Green Team dedicato a questa tematica.
Gli obiettivi, che vedranno coinvolte tutte le strutture, sono sfidanti: riduzione del 75% dei rifiuti conferiti in discarica entro il 2025, riduzione degli sprechi del 20% entro il 2030, riduzione del consumo di energia del 30% entro il 2030 e riduzione delle emissioni entro i prossimi 10 anni.
Oltre a questo, però, l’azienda vuole fare un passo avanti anche con gli adeguamenti in termini di privacy per tutto il network e si impegna a produrre nuovi strumenti per un contesto “in continuo cambiamento”.
 

Tanti ospiti per un’analisi completa del contesto

Nella giornata di giovedì, poi, sono stati tanti gli ospiti ad alternarsi sul palco.

Se Andrea Cardinali di UNRAE e Marc Aguettaz di GiPA Italia hanno delineato al meglio l'andamento del mercato auto in Italia e in Europa.
Giuseppe Biazzo, CEO di Orienta agenzia per il lavoro, ha mostrato alcuni trend demografici che fotografano l'evoluzione della popolazione italiana e alcune soluzioni per poter trovare personale anche grazie all'apporto dei lavoratori stranieri, risultando estremamente originale.

Il settore della carrozzeria, ha spiegato Biazzo, vive gli stessi problemi di molti altri settori in termini di carenza di personale specializzato, un trend dovuto anche ad alcuni dati macroeconomici, come il massimo di lavoratori impiegati in Italia (oltre 23 milioni nel 2023, uno dei massimi storici) che fa il paio con la percentuale dei disoccupati (meno dell’8%).

A chiudere la sessione degli interventi ci hanno pensato Gianluca di Gennaro di Itas e Simone Cagnetti di Acrisure, che hanno portato il punto di vista assicurativo nei confronti del mondo dell’autoriparazione. La parte finale degli interventi del primo giorno hanno visto una tavola rotonda con alcuni associati sui problemi e le opportunità del gruppo dal punto di vista del network e la giornata è stata chiusa da Andrea Di Martino, Mental Coach, che ha coinvolto tutti i presenti in un’attività di gruppo volta a rafforzare l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di integrare pensieri ed emozioni per prendere decisioni ottimali e sostenibili. 

Fornitori e network

La seconda giornata è stata invece suddivisa in due momenti distinti, da una parte l’intervento di fornitori partner, cui è stato chiesto in intervenire sul tema dell’impatto ambientale, dall’altra i processi interni al gruppo e i nuovi strumenti di misurazione delle performance del network.

A confrontarsi con il tema ecologico sono stati: Riccardo Sarandrea di AkzoNobel, Simone Masdeo di 3M, Christian Farris di BASF, Stefano Gianzini di Norton Saint Gobain, Antonio Ferrulli di PPG e Angelo Colangeli di Würth, cui è seguita una presentazione di Betag, azienda partner di CSN Collision per quanto concerne la formazione, e di Maurizio Negromanti, head of operations di CSN Collision Italy, che ha mostrato quali sono i parametri su cui viene monitorato il processo riparativo delle varie strutture e l’approccio con cui l’azienda affronta il network, sia in termini di valutazione delle performance sia in termini di nuovi ingressi.

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Tags: network carrozzerie CSN Collision

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