Che l'Italia fosse il paese con il parco circolante più vecchio è un'informazione già nota: l’ACI, infatti, precisa che l’età media delle autovetture italiane è di 11 anni e 10 mesi e che circa il 20% dei veicoli circolanti è di categoria Euro 0, Euro 1 o Euro 2, ossia immatricolato da almeno 18 anni.
Un’analisi diffusa dall’Osservatorio Autopromotec, inoltre, dice che il tasso di rinnovo del parco circolante di autovetture nel nostro paese è il più basso tra quelli dei principali mercati automobilistici europei: in sette anni (dal 2014 al 2020), in Italia, sono state immatricolate poco più di 12,1 milioni di autovetture che, a fronte di un parco circolante composto alla fine del settimo anno (il 2020) da circa 39,7 milioni auto, hanno portato a un tasso di rinnovo del parco circolante di autovetture del 30,6%.
Ciò significa, prosegue l’Osservatorio Autopromotec, che del parco circolante di autovetture al 31 dicembre 2020 soltanto il 30,6% era stato acquistato nei sette anni precedenti e quindi il 69,4% aveva otto anni o più. Si tratta di un valore molto inferiore rispetto a quello rilevato nello stesso periodo in Germania, Regno Unito e Francia. Il più alto tasso di rinnovo è stato quello della Germania (47,7%); di poco indietro, al secondo posto, il Regno Unito (45,7%); al terzo la Francia (36,2%), davanti proprio all’Italia.
L’analisi in questione, infine, ha preso in esame anche la situazione italiana con il dettaglio riferito alle grandi aree del paese, da cui emergono forti differenze territoriali. Il tasso di rinnovo più alto in Italia tra il 2014 e il 2020 è stato rilevato nel Nord Est ed è del 48,2%, mentre il Nord Ovest ha un tasso di rinnovo del 37,4% e il Centro del 31,1%. Molto indietro il Sud, con un tasso di rinnovo del parco circolante di autovetture di appena il 14,4%, e le Isole (14,1%).
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