News | 28 Gennaio 2022 | Autore: redazione

Caro energia: l’impatto sul mondo dell’autoriparazione

Il caro energia e il mondo della riparazione: le Associazioni chiedono interventi mirati e urgenti.


Mentre il Governo è al lavoro per mettere a punto un pacchetto di misure pensato per attenuare l’impatto del caro bollette su famiglie e imprese, anche il mondo dell’autoriparazione deve fare i conti con questo problema. Per molti, infatti, l’escalation dei prezzi dell’energia è un problema ancora sottostimato dal nostro esecutivo.

Ne è convinta anche l’ANFIA, che richiede a gran voce interventi mirati, proprio come è successo in Francia e in Germania. Il paese Teutonico, ad esempio, oggi guidato da Olaf Scholz, ha tagliato di quasi il 43% la tassa di sostegno alle rinnovabili e oggi sta valutando lo stanziamento di 130 milioni di euro per le famiglie in difficoltà a pagare il riscaldamento. L’Associazione italiana, inoltre, ritiene che ad oggi le misure prese in considerazione dal Governo non sono sufficienti e le definisce “congiunturali e non strutturali”.

È dello stesso avviso il direttore di CNA Bologna, Claudio Pazzaglia, che in una recente intervista al Resto del Carlino, ha chiesto al Governo un approccio organico e complessivo per affrontare il problema del caro energia, avviando un tavolo con tutte le componenti del sistema produttivo, anche le piccole imprese. CNA, dunque, è in pressing affinché l’esecutivo intervenga con almeno 4/5/6 miliardi di euro di aiuti.

Un forte grido d’allarme arriva anche dal Trentino e in particolare da Marco Segatta, il presidente dell’Associazione Artigiani del Trentino, che parlando di numeri fa una previsione: “Sarà di circa 36 miliardi di euro l’aumento della spesa sostenuta, da parte delle aziende italiane, per l’energia elettrica”. Facendo un esempio concreto riguardante il Trentino, ma se ne potrebbero fare tanti altri, il presidente segnala: “Confrontando dicembre 2020 e dicembre 2021, il costo dell’energia è passato da 82€ a 288€. Mi riferisco alle numerose aziende che sono in convenzione con noi, il cui consumo medio è di circa 1200 kWh/mese. Il caro energia si sta facendo sentire in maniera molto più impattante rispetto al previsto, il tutto in un contesto che vede anche le materie prime aver raggiunto prezzi mai visti prima. Arrivati a questo punto è assolutamente necessario un intervento forte e diretto da parte del Governo centrale”.

A delineare un quadro tutt’altro che “roseo” è anche il Sole 24 ore, che in un recente articolo a firma di Nicoletta Picchio, scrive che con questo andamento del gas e dell'elettricità il sistema industriale italiano è in pericolo e si rischia la chiusura di intere filiere. Una vera emergenza, dunque, che a detta delle associazioni necessita perciò di interventi emergenziali.

Dopo queste premesse la nostra redazione ha contattato Giuseppe Pace, per tutti Pino, che non è solo un carrozziere, ma anche il presidente di ANC Confartigianato, una delle più importanti confederazioni dell’autoriparazione nel nostro paese.

“Il problema del caro energia riguarda tutto il sistema produttivo nazionale, soprattutto le piccole imprese che pagano la maggior parte degli oneri generali di sistema in bolletta”, spiega Pace. “Come ANC crediamo che il prossimo passo da compiere consiste nella riforma strutturale della bolletta elettrica, eliminando gli assurdi squilibri che oggi penalizzano i piccoli imprenditori, costretti a pagare il 49% degli oneri generali di sistema per finanziare una serie di agevolazioni tra cui quelle alle grandi imprese energivore. Alle istituzioni, dunque, Confartigianato sollecita la riforma rapida e drastica della struttura della bolletta per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo di energia”.

Rivolgendosi agli autoriparatori, infine, Pino Pace dichiara: “Per chi può, il mio consiglio è quello di investire in energie rinnovabili come ad esempio in pannelli solari fotovoltaici, che sfruttano le radiazioni solari per produrre elettricità. Un altro consiglio che mi sento di dare ai carrozzieri e agli autoriparatori in generale è quello di eliminare gli sprechi, utilizzando attrezzature all’avanguardia, più moderne e performanti”.

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Tags: confartigianato

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