News | 04 Agosto 2015 | Autore: Tommaso Caravani

DDL Concorrenza: Minucci la minaccia

Le prospettive di aumento delle polizze prospettate dal presidente Ania fanno scattare una serie di reazioni: dalla correlatrice Fregolent ai rappresentanti della Carta di Bologna

La minaccia di aumenti incontrollati delle polizze Rc-auto se il testo del DDL Concorrenza passasse così com'è non è piaciuta per niente alla correlatrice Silvia Fregolent (Pd): «Il testo è intervenuto in modo puntuale sul tema. Lo abbiamo fatto mantenendo un giusto equilibrio fra la necessità di ridurre il costo dei premi, attualmente i più alti in Europa, e il diritto a un adeguato risarcimento per i danneggiati. Stupisce che sia proprio l’Ania a criticare i nostri lavori per il peso eccessivo delle lobby»

Ma un coro di critiche al presidente di Ania che arrivano da ogni fronte: un comunicato firmato da Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Codici e Casa del Consumatore), Associazione Familiari Vittime della Strada e Federcarrozzieri, (tre sigle che hanno di fatto dato il via a quella che oramai è nota come Carta di Bologna) si dicono stupefatti: “Le compagnie assicuratrici con sei miliardi di utili in tasca nella Rc auto la smettano di lamentarsi. […]. Ora che le Commissioni Finanze e Attività produttive hanno confermato e ribadito il diritto delle vittime della strada a essere risarcite sulla base delle Tabelle di Milano e alla libertà di scelta del riparatore di fiducia, le compagnie assicuratrici vogliono alzare le tariffe. Una presa di posizione che stupisce: mentre il Paese ha timidi segnali di ripresa dopo una lunga recessione, le assicurazioni sfondano il muro dei due miliardi di euro di profitti nel solo ramo Rc auto nel 2014 e oltre sei miliardi negli ultimi tre anni. È invece da elogiare l’operato delle Commissioni e della relatrice Silvia Fregolent, che in larga maggioranza e in modo trasversale hanno difeso i diritti dei cittadini, dei danneggiati, degli automobilisti, degli assicurati e delle vittime della strada”.

Non solo Minucci, i rappresentanti della Carta di Bologna mettono nel mirino anche due economisti Giavazzi e Alesina intervenuti sempre sul Corriere della Sera a difesa del testo pre-emendamenti. L'accusa è precisa: i due economisti “dimostrano come le lezioni di Einaudi siano andate perse perché il DDL, così com’era, avrebbe integrato verticalmente il settore della riparazione, composto da migliaia di artigiani che operano in libera concorrenza, in un oligopolio di compagnie assicuratrici creando una situazione conclamata di abuso di posizione dominante come peraltro confermato più volte dall’Antitrust prima dell’avvento di Pitruzzella, dal Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea e come sancito dalla legge Francese sulla tutela dei Consumatori”. Leggi il comunicato completo

Sull'argomento dichiarazioni anche di Federconsumatori, adusbef, Konsumer, solo per citare alcune sigle di associazioni di consumatori tutte stupefatte dalle dichiarazioni del presidente ANIA.

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Tags: ania ddl concorrenza Aldo Minucci federcarrozzieri AIFVS assoutenti rete consumatori italia

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