“50 milioni di euro risparmiati nel 2020 grazie ai pneumatici ricostruiti”: ad affermarlo è AIRP.
49,9 milioni di euro: è questo il risparmio che è stato possibile ottenere nel 2020 in Italia grazie all’impiego di pneumatici ricostruiti. Sempre lo scorso anno, inoltre, il ricorso alla ricostruzione di pneumatici ha consentito al nostro paese di ridurre i consumi energetici di ben 21,1 milioni di litri di petrolio ed equivalenti, di risparmiare materie prime per 15.600 tonnellate ed evitare di immettere nell’ambiente 18.719 tonnellate di pneumatici usati e 8.268 tonnellate di CO2.
Tutte queste cifre emergono dal bilancio ecologico ed economico della ricostruzione di pneumatici in Italia nel 2020 redatto dall’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici (AIRP).
L’Associazione ricorda che l’uso di pneumatici ricostruiti permette di ottenere importanti vantaggi ambientali, dal momento che nella produzione di un pneumatico ricostruito si genera un risparmio notevole in termini di energia consumata, di materie prime impiegate e di emissioni di CO2 rispetto alla produzione di un pneumatico nuovo.
Nonostante questo, però, AIRP sottolinea che il settore dei pneumatici ricostruiti sta attraversando una fase di difficoltà e che i benefici economici e ambientali ottenuti grazie all’uso di pneumatici ricostruiti potrebbero essere ancora maggiori se vi fossero misure concrete a sostegno del settore.