In tanti, infatti, ricorderanno la notizia del ricorso di Hertz al “Chapter 11”, una norma della legge fallimentare statunitense, in Stati Uniti e Canada. È bene precisare che questa è una norma che consente alle società, che non possono rimborsare il proprio debito, di riorganizzarsi, restando pienamente operative.
È di questi giorni, invece, la notizia, ripresa da tutti i principali giornali americani, che Hertz Global Holdings è in procinto di vendere la sua controllata Donlen Corporation, società americana di leasing e gestione di flotte con sede a Bannockburn (Illinois), che aveva acquisito nel 2011.
Starebbe per venderla ad Athene Holiding, una nota società di servizi finanziari, che è controllata per il 35% da Apollo Global Management (private equity Americana), per 825 milioni di dollari “cash”. Un cifra che però, segnala Hertz nel comunicato ufficiale, potrebbe salire fino a 875 milioni.
Con questa mossa, dunque, Hertz punta a rilanciare il proprio gruppo per sanare il proprio debito, dopo aver presentato l’istanza di fallimento Chapter 11 in USA e Canada. Ricordiamo, inoltre, che nell’istanza non sono incluse le attività in Europa, Australia e Nuova Zelanda. Hertz Italia, infatti, è pienamente operativa con tutti i suoi punti di noleggio nel nostro paese.
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