Ricordiamo, infatti, che il contratto base era stato introdotto da un decreto di cinque anni fa (il numero 179 del 2012), ma in tutto questo periodo è rimasto lì nel “cassetto” poiché i suoi contenuti non sono mai stati né determinati né specificati.
Questo tipo di contratto, in sintesi, permette ai consumatori di conoscere in modo più chiaro e limpido cosa copre la propria polizza, ma soprattutto quanto costa e quanto verrebbe a costare se aggiungesse qualche altra clausola.
“In arrivo più trasparenza per i consumatori”: è così che commenta la notizia Assoutenti, l’Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici nata per tutelare e promuovere i diritti fondamentali dei consumatori, in particolare degli utenti dei servizi pubblici.
In una nota ufficiale, dunque, dopo questa notizia, l’Associazione ha sottolineato i vantaggi per i consumatori che potranno così comparare il costo dei premi verificando, a parità di condizioni, quale polizza base è più conveniente e verificare la reale applicazione della scontistica effettuata in fase di stipula della polizza.
Dal punto di vista di Assoutenti, perciò, è senz’altro un bel passo in avanti anche perché non tutti sono in grado di districarsi tra le varie offerte e capire se il prezzo offerto è veramente economico e/o vantaggioso.
Ma cosa deve contenere il nuovo Contratto base? Assoutenti risponde così: “Nel nuovo contratto base, che le compagnie saranno obbligate ad offrire, è previsto in maniera chiara innanzitutto il contenuto minimo per l’adempimento dell’obbligo di assicurazione RC auto che dovrà contenere i seguenti elementi: l’oggetto del contratto, le ipotesi di esclusioni della copertura assicurativa e la rivalsa, le ipotesi di dichiarazioni false e reticenti del contraente, la necessità di comunicare all’assicurazione le condizioni di aggravamento del rischio assicurativo, l’estensione territoriale dell’assicurazione, la durata e la decorrenza della polizza, le vicende del contratto in caso di trasferimento della proprietà del veicolo, l’attestazione dello stato di rischio, le modalità di denuncia di sinistro, le modalità di gestione delle controversie, le condizioni per l’applicazione del Bonus Malus. Nel contratto base, separatamente, vanno previste le condizioni aggiuntive che l’assicurato può richiedere, le clausole limitative e di ampliamento della copertura assicurativa che possono avere incidenza sull’ammontare del premio”.
Segnaliamo, inoltre, che il nuovo Decreto, di fatto, obbliga le compagnie a presentare l’offerta della polizza anche online. Nel caso in cui la compagnia non avesse un sito web ufficiale, dunque, sarebbe costretta ad adempiere alla richiesta, creando un portale e permettendo al cliente di prendere visione del contratto in tutte le sue clausole e/o condizioni. A questo punto, poi, il cliente deciderà come procedere.
Nel contratto base, infine, non è prevista, quindi è esclusa, la possibilità di inserire clausole che eventualmente limitino il risarcimento qualora il consumatore si avvalga di riparatori di fiducia. Assoutenti, infine, segnala che il decreto appena approvato non lascia spazio a dubbi: “In RC Auto il danneggiato ha diritto a scegliere l’artigiano riparatore di fiducia al fine di ottenere una riparazione a regola d’arte del proprio veicolo”.
Per queste ragioni Movimento Consumatori e Assoutenti, nel comunicato stampa congiunto, esprimono soddisfazione per il tanto atteso “contratto base”, che favorirà la libera concorrenza andando nella direzione dell’abbattimento dei costi dei premi, e auspicano per una rapida predisposizione da parte del MISE del Modello elettronico di preventivo che permetterà nel concreto di rendere operativa la norma.