Trovare profili specializzati in carrozzeria è oramai un problema nazionale. Abbiamo incontrato Nives Olimpia Pavan di Aleant per capire la problematica e le possibili soluzioni.
Mentre l’auto diventa sempre più tecnologica, diventa sempre più complesso trovare artigiani in grado di compiere un mestiere vecchio quanto l’invenzione dell’auto stessa: quello del carrozziere.Se infatti è vero che la tecnologia è entrata prepotentemente nelle carrozzerie, con i nuovi sistemi di guida semiautomatici e i sensori installati su cristalli, paraurti e griglie, è vero anche che al momento rappresentano solo una parte minoritaria del lavoro di ripristino di un auto, che, nonostante tutto, è ancora composta dalle fatidiche tre voci comuni a ogni gestionale: stacco e riattacco, lattoneria e verniciatura. Ne abbiamo parlato con Nives Olimpia Pavan, responsabile commerciale Italia di Aleant.
Perché come distributori di vernici e materiali di consumo vi interessa il problema della formazione?
Perché nessuna azienda può sopravvivere senza clienti e al momento questi ultimi hanno un problema: trovare artigiani specializzati in carrozzeria da assumere.
Senza il fattore umano è impensabile che le carrozzerie possano, non dico crescere, ma anche solo garantirsi un futuro, perché questo è un lavoro prettamente artigianale e senza un ricambio generazionale sostenibile le aziende non potranno andare avanti.
Voi però fornite della formazione…
Abbiamo un centro dimostrativo attrezzato nella nostra sede, ma non è questa la soluzione. Tutti i distributori possono garantire formazione ai carrozzieri, anche se perlopiù si tratta di corsi tecnico/ commerciali, ma il problema è che si tratta sempre di trasmettere conoscenze a carrozzieri già operativi.
Si può fare un corso sulla verniciatura sul cromo, che sicuramente permetterà a un carrozziere di imparare qualcosa di nuovo, ma noi stiamo parlando delle basi del mestiere. Per fare un paragone potremmo dire che noi facciamo i corsi di perfezionamento alla guida, il problema è che non ci sono patentati.
Ma sul territorio ci sono già scuole per carrozzieri, qual è quindi il problema?
Il principale è che sono troppe poche, inoltre sono spesso anche male equipaggiate. Gli istituti devono appoggiarsi a strutture esterne e in generale manca una visione complessiva del problema.
Ognuno è lasciato a se stesso e solo dove c’è un preside lungimirante, e aziende propositive, si raggiungono dei risultati.
In ogni caso il mio vuole essere un campanello di allarme e un invito al settore affinché faccia di più. Oggi è necessario entrare nelle scuole e proporre percorsi formativi adatti al nostro comparto. Senza sarà difficile immaginare un futuro per il settore.
Chi è Aleant?
Aleant srl nasce nel 1998 a Milano per fornire direttamente le carrozzerie della zona.Nel 2001 inizia a importare prodotti per diverse tipologie di settori e vendere con il proprio marchio Aleant, riscontrando con il passare degli anni una crescita sia nel comparto vendite sia nella copertura territoriale.
Nel 2016, grazie all’incremento continuo avuto negli anni, il marchio Finixa (consumabili), decide di rinominare Aleant come distributore esclusivo per Italia e Sud Europa.