Innovare, investire e porsi in un’ottica sempre più imprenditoriale: questi i pilastri su cui si fonda Magneti Marelli Checkstar Car Body Network e le 230 carrozzerie aderenti. Abbiamo intervistato Roberto Roberti, responsabile del progetto.
Per parlare dell’evoluzione della rete e per conoscere più da vicino questa realtà, abbiamo intervistato Roberto Roberti, responsabile del progetto Car Body Network.
Siete operativi dal 2012, può raccontarci come è nata l’idea di creare il network?
L’idea del network nasce dal forte know-how di Magneti Marelli e da alcune specifiche considerazioni. La prima è l’evoluzione tecnica dei veicoli: ci siamo resi conto che Magneti Marelli poteva portare in carrozzeria un importante valore aggiunto in termini di conoscenza di elettronica. Proprio come le officine circa 30 anni fa, ora le carrozzerie stanno vivendo un periodo di “technological breakdown” e stanno scoprendo sempre più l’importanza dell’elettronica, aspetto che prima era di esclusivo appannaggio del meccatronico.
Forte del know-how Magneti Marelli, quindi, siamo voluti scendere in campo mettendo a disposizione dei carrozzieri conoscenze e strumenti volti interamente a specializzare e a far crescere gli affiliati, grazie anche al supporto dei nostri partner.
Siamo attivi in Italia dal 2012 grazie alla collaborazione con BASF. Molti magari si chiedono perché scegliemmo proprio un produttore di vernici, il motivo è presto detto: il produttore di vernici è l’interlocutore giusto ed è più vicino al carrozziere rispetto a noi.
Abbiamo poi esteso nel 2015 la collaborazione ad AkzoNobel e quest’anno a PPG. Ci avvaliamo quindi di tre dei più importanti produttori di vernici a livello mondiale che ci hanno scelto poiché hanno visto in noi un valido partner, confermando ancora una volta che stiamo proseguendo nella direzione giusta.
A che punto è oggi il network? Di quali servizi usufruisce il carrozziere che sceglie Car Body Network?
La rete di anno in anno continua a crescere: oggi siamo a 230 carrozzerie, ma il nostro obiettivo è quello di raggiungere i 500 affiliati. A fronte delle 1.700 officine Magneti Marelli Checkstar è senz’altro un numero ridotto, però è da dire che il bacino di utenza di una carrozzeria è più basso rispetto a quello di un’officina meccatronica. Di queste 230 carrozzerie, circa il 35%, oltre che di carrozzeria, si occupa anche di meccatronica.
Alle carrozzerie che ci scelgono sostanzialmente diamo tre cose: l’immagine Magneti Marelli, ovvero due insegne luminose di grande visibilità e personalizzate con il nome della carrozzeria, l’abbigliamento, la presenza sul sito web e soprattutto l’investimento continuo che Magneti Marelli fa sulla notorietà del suo brand, con attività di sponsorizzazioni e partecipazione ad eventi motoristici.
Ma non solo. Essere una carrozzeria Checkstar Car Body Network significa avvalersi della forte esperienza di Magneti Marelli nell’elettronica. L’ automobilista oggi è consapevole di avere molti più dispositivi elettronici a bordo rispetto al passato, quindi gli autoriparatori giocano un ruolo cruciale, poiché il privato ha bisogno di essere rassicurato e di confrontarsi con un carrozziere qualificato.
A questo proposito, al carrozziere forniamo anche uno strumento di diagnosi e lo seguiamo nel suo processo di specializzazione grazie ai nostri corsi di formazione. Si tratta di “lezioni” riguardanti l’elettronica del veicolo, mentre per gli altri aspetti ci appoggiamo ai nostri partner. Diciamo che cerchiamo di rendere il carrozziere indipendente rispetto al meccatronico, piuttosto che al concessionario di marca.
Le telecamere di assistenza alla guida, radar, lidar, ADAS saranno di appannaggio esclusivo del carrozziere perciò deve essere pronto. Infine, chi fa parte del nostro network, si avvale dei nostri accordi con società di noleggio a lungo termine.
Come vengono scelte le carrozzerie? Seguite un processo di selezione?
Sì, partiamo dal presupposto che si tratta di carrozzerie medio-grandi con minimo quattro operatori di manodopera diretta e una media di otto operatori. Innanzitutto, devono disporre delle attrezzature necessarie, di un desk di accoglienza, di almeno quattro operatori di manodopera diretta, del nostro strumento di diagnosi e devono obbligatoriamente aderire ai nostri corsi di formazione.
In quali parti di Italia avete maggiori consensi?
Il fatto di essere già arrivati a 230 carrozzerie in così poco tempo è un segno che i carrozzieri capiscono e apprezzano il nostro progetto. Nella nostra strategia di sviluppo non ci siamo concentrati in una zona specifica, ma su tutto il territorio nazionale. Anche se ci sono zone in cui abbiamo una grande capillarità e altre meno. Diciamo che al momento abbiamo una forte presenza in Lombardia, Piemonte, Triveneto, Puglia, Sicilia e Lazio, ma non abbiamo intenzione di fermarci, continueremo a estendere e a potenziare la diffusione su tutto il territorio nazionale.
Per concludere, secondo lei la guida autonoma che impatto avrà sulle carrozzerie?
Credo che la chiave del successo sarà quella di dotarsi di conoscenza dell’elettronica. Il motivo è molto semplice: si prevede che le auto che saranno messe in strada nel 2020/2022 dovranno essere in grado di “percepire” i movimenti dei veicoli che si muovono intorno a loro con una visione a 360°. Per fare questo saranno dotate di 20/24 sensori (radar, lidar, telecamere, ultrasuoni) sistemati in varie parti della carrozzeria. La stessa Magneti Marelli sta progettando l’integrazione di tali dispositivi nei nuovi proiettori e gruppi ottici posteriori in modo da formare dei veri e propri “smart corner” dove riunire e collocare la sensoristica richiesta per garantire la guida autonoma della vettura. Occorre poi dire che molti di questi sensori sono già presenti sulle vetture attualmente in circolazione. E’ evidente, a questo punto, che il carrozziere dovrà necessariamente conoscere questi componenti per poterli smontare, sostituire ed eventualmente riprogrammare.
Appuntamento ad Autopromotec?
Senz’altro. Saremo a Bologna dal 24 al 28 maggio 2017 in uno stand completamente dedicato da una parte alle carrozzerie e dall’altra alle officine. Partecipiamo ad Autopromotec perché, oltre ad essere la fiera del settore, permette di farci conoscere e di entrare in contatto diretto sia con nuovi potenziali clienti, sia con quelli storici. Vogliamo essere un punto di riferimento delle carrozzerie, lavoriamo a stretto a contatto con loro e vogliamo prepararli alle sfide di un futuro che sarà sempre più elettronico. Appuntamento quindi al padiglione 21, stand B35.