Una giuria di tecnici seleziona il nuovo Best Painter Italiano di R-M che il prossimo 27 settembre volerà in Francia per partecipare al concorso mondiale, abbiamo partecipato alla finale Italiana.
Alla fine il vincitore è stato Cristiano Pallucca, della carrozzeria Italcar di Camerino (MC) a vincere il titolo di Best Painter italiano 2016 dopo un due giorni di prove che spaziavano dalla sicurezza sul luogo di lavoro alla colorimetria, senza dimenticare le fasi di preparazione.Ma perché questo contest è così importante? Lasciando da parte per un attimo gli aspetti tecnici su cui erano valutati i ragazzi è bene concentrarsi sul valore simbolico di questa manifestazione.
In primo luogo, infatti, questo evento si propone di mettere in luce il talento dei giovani. Un aspetto non secondario se pensiamo che nel settore della carrozzeria è sempre più difficile trovare ragazzi che inizino un percorso di apprendistato che, nella verniciatura, può durare parecchi anni.
Che trovare nuovi e giovani talenti sia complicato lo dimostra l’evoluzione stessa del concordo organizzato da Basf, di cui R-M è uno dei marchi di punta nel settore del refinish automotive: dal 2013 infatti, l’età per partecipare è stata alzata a 30 anni, mentre fino all’edizione precedente non si poteva superare i 25.
Uno problema evidentemente non solo per l’Italia, visto che il regolamento è stato modificato in tutto il mondo, che vedeva coinvolte 18 nazioni nel 2013 e 16 nel 2016.
I vincitori di ogni nazione poi si sfideranno presso il centro tecnico di Clermont, in Francia, dove si trova anche la sede centrale di R-M.
Ma veniamo alla finale italiana e al suo vincitore.
Il vincitore
Una passione per le moto da cross e per la verniciatura, Cristiano Pallucca, classe 1990 si è aggiudicato il titolo di miglior verniciatore italiano di R-M. Dopo una serie di prove estenuanti ha avuto la meglio su Isaak Fossi, della Carrozzeria Franco & Panaroni di Fano (PU), Matteo Mameli della Carrozzeria Gusai Giovanni si Nuoro e Indrit Topalli della Carrozzeria Due T di Firenze. Nonostante la vittoria di Cristiano c’è da dire che comunque, che il livello di preparazione di questi ragazzi era nettamente superiore alla media, anche se alla fine i giudici non hanno avuto dubbi.
Iscrittosi quasi per caso su pressioni della rivendita R-M di zona, Cristiano è quasi incredulo della vittoria, anche perché non è facile, per un verniciatore, riuscire ad allontanarsi dalla carrozzeria per due giorni. In questo senso un encomio va anche ai titolari, che a settembre dovranno perdere di vista il loro dipendenti anche per la finalissima francese.
Le prove
Ma quali sono state le prove su cui venivano misurati i partecipanti? Tra teoria e tecnica, i verniciatori sono stati chiamati a rispondere a un questionario (su colorimetria e pittogrammi) e prevedeva anche un test sull’esagono cromatico (in cui si analizzano le gradazione di colore tra sei colori base), la ricerca del colore attraverso l’utilizzo dei supporti, la correzione colore, l’analisi di difetti di verniciatura, l’esecuzione di una riparazione rapida con la tecnica dello spot repair su un paraurti e una verniciatura bagnato su bagnato su di un cofano (dalla preparazione del supporto fino al trasparente).
Nonostante le prove di base, tuttavia, alcuni parametri non erano stati comunicati ai concorrenti: dal corretto utilizzo dei dispositivi individuali di protezione (dpi), alla tempistica impiegata per alcuni processi, fino alle quantità di prodotto (dalle basi agli abrasivi) utilizzate durante i processi. Insomma, una prova a più livelli che ha avuto come giuria sia i tecnici del centro tecnico di R-M sia i tecnici dei numerosi sponsor, che spaziavano dalle pistole di verniciatura agli abrasivi e relativi utensili di levigatura e lucidatura.
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