Approfondimenti | 31 Ottobre 2024 | Autore: Gianluca Tei

La gestione del team multiculturale

In un ambiente di lavoro multietnico e multiculturale è necessario avere accortezze maggiori nella comunicazione, non tanto per una questione linguistica, ma culturale: una buona comunicazione passa infatti attraverso una consapevolezza della diversità, perché il significato che ciascuno attribuisce a parole e gesti può essere differente.


Nella mia attività come psicologo del lavoro e delle organizzazioni, mi sono spesso occupato di formazione e coaching nelle aziende, il settore in cui spesso mi sono ritrovato ad operare, è stato quello dell’autoriparazione e della rivendita di vernici nelle grandi carrozzerie.

In tanti anni di esperienza in questo ambito, oltre ad avere a che fare con il costante ricambio generazionale, problema molto ricorrente nei contesti nei quali venivano svolte attività manuali e artigianali, a seguire abbiamo avuto un secondo problema legato alla gestione del team e soprattutto dei team multiculturali. Sia gli imprenditori, ma anche noi consulenti esperti nella comunicazione, abbiamo dovuto adattarci alle nuove esigenze del mercato e soprattutto al costituirsi nel tempo di organizzazioni con collaboratori provenienti da altri paesi europei e non solo, con usanze, costumi e culture completamente diverse.   

Differenze culturali e comunicazione

Per proseguire il discorso in maniera più chiara è importante spiegare il concetto di cultura, e soprattutto come influiscono le differenze culturali nella comunicazione in generale e soprattutto nella gestione del team all’interno di una organizzazione. 
La cultura può essere definita un programma mentale collettivo o per essere più tecnici nella definizione “un’egregora” (una mente collettiva superiore alla somma degli individui che la compongono), in cui si distinguono i membri di un gruppo o di una categoria da quelli di un altro.
 
La cultura ha a che fare con il linguaggio e i segnali verbali e non verbali, che le persone utilizzano per esprimersi, ma anche nella modalità di percepire il mondo, di relazionarsi con gli altri, di gestire le interazioni sociali, il tempo e i rapporti di potere. 
La cultura è formata dall'esperienza collettiva mediata dall'esperienza individuale. Quindi ognuno di noi porta con sé parte del patrimonio culturale del gruppo di appartenenza, ma nessuno è il rappresentante culturale che incarna perfettamente ogni aspetto della cultura del proprio paese. 

Per questo motivo le interazioni sociali sono sempre e necessariamente relazioni “inter-culturali”: ogni persona è portatrice di una propria visione del mondo. La cultura tocca i valori di fondo delle persone e le pratiche di vita quotidiana ed entra prepotentemente nelle aziende e negli stili lavorativi e manageriali. 
La multiculturalità è un aspetto della diversità che, nelle organizzazioni come nella società, è un dato oggettivo che descrive l’esistenza di una varietà o di differenze.

La comunicazione interculturale che si esprime in una azienda è un insieme di interazioni tra persone con diverso approccio culturale, consiste in uno processo di scambio delle diverse modalità comunicative che vanno costantemente negoziate e mediate. 

Aziende multiculturali: parole e gesti, il detto e il non detto

Poiché non esistono le organizzazioni senza le persone che vi fanno parte, l’aspetto culturale deve essere preso in considerazione all’interno di un’azienda, a maggior ragione se convivono più gruppi culturali.

L’azienda multiculturale è un’organizzazione che possiede maggior ricchezza e maggior valore di una azienda formata dallo stesso gruppo monoculturale. La gestione di un team multiculturale è indubbiamente più complessa di quella di un team monoculturale, ma la prestazione può essere notevolmente superiore, se le diversità esistenti sono gestite in modo da essere valorizzate. 

Per fare una sintesi degli aspetti culturali che impattano sulla comunicazione in azienda possiamo citarne alcuni che possono aiutare a comprendere meglio cosa tener conto quando si ha a che fare con questi aspetti: linguaggio verbale; gestualità; sistema di valori (norme sociali, usi, costumi e tradizioni); concezioni di sé (culture orientate al fare versus culture orientate all’essere); rapporto con l’autorità (culture a bassa distanza gerarchica versus culture ad alta distanza gerarchica); rapporto con gli obiettivi (culture che danno importanza ai risultati e culture che danno importanza alla relazioni); rapporto con le regole (culture flessibili permissive versus culture rigide con regole specifiche non modificabili).

Per chiudere si può citare la diversità nella gestione del tempo, dello spazio e soprattutto delle emozioni intendendo con questo emozioni che possono essere manifestate versus culture dove le emozioni devono essere represse. 

Le difficoltà da affrontare

Quello che però può creare maggiori difficoltà è la percezione degli aspetti superficiali o profondi che non vengono visti nella comunicazione multiculturale. Tale mancanza può generare conflitti a causa dell’impossibilità di comprendere il reale significato che sta dietro al comportamento dell’altro. 

Invece, essere consapevoli che ci sono interpretazioni diverse da quella che noi immaginiamo, ci induce ad analizzare la situazione da un altro punto di vista e a raccogliere altri elementi; ci porta cioè a cambiare le lenti attraverso le quali guardare il mondo.

Suggerimenti per la gestione aziendale

Tuttavia, abbiamo sempre la possibilità di gestire in modo efficace la multiculturalità all’interno di una azienda, a seguire sono elencati alcuni suggerimenti che possono essere applicati all’interno di ogni organizzazione.

Promuovere sempre pratiche che favoriscano l’inserimento, l’azienda inclusiva è quella che riesce a mediare tra le esigenze aziendali e quelle dei singoli.
Prevenire e gestire i conflitti. L’erogazione, in tutta l’azienda, di formazione sulla comunicazione e sulla gestione e valorizzazione della diversità è un’occasione di crescita collettiva che può aumentare notevolmente la produttività.
Abbracciare la diversità culturale, la diversità è un principio esistenziale da cui non possiamo prescindere. Queste differenze non vanno eliminate, ma valorizzate. Il modo in cui sono gestite può generare difficoltà o creare valore.

Per chiudere il discorso è importante essere consapevoli che percepiamo solo una piccola parte di ciò che sta accadendo intorno a noi, abbiamo tutti indistintamente dei filtri culturali, avere coscienza di ciò ci permette di superare stereotipi e generalizzazioni.
È importante capire il valore che c’è dietro a ogni comportamento e il significato che ognuno specificatamente dà alla situazione. Proviamo a entrare nei panni dell’altro per guardare il mondo con i suoi occhi: ciò che è importante per te potrebbe non essere importante per lui e viceversa.

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