Approfondimenti | 30 Aprile 2021 | Autore: Alessandro Margiacchi

Cristalli: il mercato chiama, VetroCar risponde

"Il mercato chiama, VetroCar risponde": ecco l'intervista a Maurizio Acri, AD dell'azienda di Verona.


Il servizio è il fiore all’occhiello di VetroCar, azienda specializzata nella riparazione e sostituzione di qualsiasi tipologia di cristallo. Una realtà che dal 1999 ha saputo crescere in Italia e che oggi sa come affrontare con successo le trasformazioni e le sfide del mercato.

Le nuove sfide, infatti, non spaventano VetroCar, ma anzi sono uno stimolo e un incentivo a fare sempre meglio, lavorando con impegno, entusiasmo e dedizione per la soddisfazione del cliente. Con Maurizio Acri, amministratore delegato di VetroCar, abbiamo cercato di capire su cosa punta l’azienda oggi per fare la differenza sul mercato e qual è perciò il segreto del suo successo.
 
Il 2020 è stato pesantemente condizionato dalla pandemia Covid-19: voi come avete affrontato questo periodo così delicato e inedito?
La pandemia Covid-19, come abbiamo visto, ha provocato ripercussioni e grandi cambiamenti a qualsiasi livello. Le aziende, perciò, si sono dovute riorganizzare per affrontare questa situazione, completamente inedita, e anche VetroCar non si è tirata indietro, anzi.
Fin da subito, infatti, ci siamo messi al lavoro per tutelare la salute di tutti e abbiamo attivato la modalità di lavoro in “smart working” per chi ne avesse la possibilità.

Abbiamo introdotto poi nuove procedure di sicurezza che riguardano tutto il processo di lavorazione all’interno dei nostri centri. Da marzo dell’anno scorso, infatti, ogni veicolo che accede a una nostra filiale viene sanificato in fase di accettazione e prima della riconsegna: questo servizio, completamente gratuito, è stato molto apprezzato sia dai nostri partner B2B (flotte e compagnie di assicurazione) sia dagli automobilisti. I centri, inoltre, sono stati dotati di sanificatori a ozono che tutt’oggi permettono di offrire un servizio aggiuntivo a ogni intervento di riparazione. Insomma, nonostante tutte le difficoltà del caso, siamo riusciti a portare avanti i nostri progetti, continuando a essere sempre vicini ai nostri clienti.

Il periodo pandemico ha anche accelerato il nostro processo di trasformazione digitale: abbiamo alzato l’asticella, abbiamo migliorato i processi e abbiamo adottato tecnologie e approcci innovativi. Basti pensare, per esempio, che oggi tutti i documenti, come il fascicolo di gestione del sinistro, vengono firmati digitalmente su un tablet.
Infine, VetroCar è riuscita a mantenere viva la comunicazione verso il mercato con attività ad hoc ed è riuscita a proseguire il suo piano di espansione in Italia: abbiamo dato un segnale al mercato e ne sono orgoglioso.
 
Da poco avete annunciato l’acquisizione di ben nove centri, che da oggi sono gestiti direttamente da VetroCar. Quali sono attualmente le vostre intenzioni? Continuerete ad acquistare nuovi centri, rendendoli filiali corporate? Punterete ancora sul franchising?
A fine anno abbiamo approvato il nostro piano strategico 2021/2023, un piano che delinea obiettivi di crescita, che coinvolge l’intera azienda su traguardi sfidanti, che mira a consolidare la posizione di mercato e a rafforzare l’identità di VetroCar.
L’acquisizione dei nove centri fa parte di un percorso di rafforzamento del presidio territoriale che ha come obiettivo quello di aumentare il livello di servizio ai nostri clienti e ai nostri partner.

Le nuove filiali acquisite sono situate in zone nevralgiche per il nostro business: territori dove c’è un’elevata mobilità o un’alta diffusione della garanzia cristalli. Insomma, dove intravediamo un’opportunità vogliamo esserci.
Contestualmente, noi non vogliamo perdere la nostra natura di azienda in franchising. I due modelli, quello corporate e quello in franchising, continueranno a coesistere, ma entrambi devono essere riconosciuti per i servizi di qualità che sono in grado di offrire. Proprio in questi giorni, inoltre, è partita nella nostra organizzazione una struttura di territorio denominata “Service”, che avrà una funzione specifica nel trasferimento della vision strategica aziendale a livello periferico e nell’armonizzazione degli standard del servizio tra centri corporate e centri affiliati.
 
Dal 1999 operate in Italia e siete specializzati nella riparazione e sostituzione di qualsiasi tipologia di cristallo. Ad oggi, avete per caso intenzione di diversificare la vostra offerta con riparazioni di carrozzeria?
Voglio essere sincero: no. Non abbiamo preso in considerazione questa ipotesi, non vogliamo diversificare la nostra offerta, anzi. Osservando quello che sta succedendo nel mondo del vetro e la forte trasformazione del mercato automotive, sono convinto che sia sempre più necessaria la fortissima specializzazione di chi opera nel nostro settore, quello dei cristalli.
Una cosa è certa: vogliamo essere riconosciuti da tutti come VetroCar, lo specialista italiano della riparazione e sostituzione di cristalli.
 
Quanti sono oggi in Italia i centri VetroCar? Per entrare a far parte del vostro circuito avete qualche requisito particolare?
Attualmente, in Italia abbiamo raggiunto la soglia dei 330 punti: 200 filiali e 130 Service Point. Inoltre, percorrono quotidianamente le strade italiane 200 officine mobili, che assicurano una capillarità che si va ad affiancare alla presenza delle altre filiali. Grazie a questo servizio riusciamo a rispondere prontamente alle aspettative di servizio rapido e puntuale che l’automobilista contemporaneo si aspetta di ricevere.

Per rispondere alla seconda domanda, invece, abbiamo degli standard minimi. Preferiamo sicuramente strutture ben organizzate, che siano ubicate in zone strategiche, e che abbiano attrezzature all’avanguardia per garantire un intervento a regola d’arte. Inoltre, cerchiamo imprenditori che condividano pienamente la nostra vision in termini di standard di servizio e di competenze tecniche.
 
Un tema molto dibattuto in questo periodo è l’avvento e la diffusione dei dispositivi di assistenza alla guida (ADAS), come vede l’evoluzione del mercato?
Osserviamo con tantissima attenzione quella che è l’evoluzione del mercato automobilsitico. Con il diffondersi delle auto moderne dotate di ADAS, già oggi, stanno cambiando i processi e le procedure per la riparazione e la sostituzione del parabrezza.
Il parabrezza, infatti, è diventato il fulcro, la dimora di radar, sensori e telecamere. Come precedentemente evidenziato, nella logica di fornire un servizio sempre più completo, da diverso tempo tutti i nostri centri sono dotati di attrezzature per la ricalibratura dei sistemi ADAS.

I sistemi di assistenza alla guida, di cui tutte le auto moderne sono dotati, sono una sfida epocale per gli specialisti del cristallo, come VetroCar, e rendono allo stesso tempo il nostro mercato sempre più stimolante. Ci tengo a segnalare, inoltre, che lo scorso anno abbiamo siglato un accordo di partnership con Mahle Aftermarket Italy: abbiamo dotato tutti i nostri centri dell’innovativo sistema Connex Digital ADAS, che è in grado di poter ricalibrare autonomamente qualsiasi tipologia di veicolo. Affianchiamo poi un servizio di formazione costante dei nostri tecnici: il tutto con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza dei nostri clienti.

Notiamo, inoltre, che in Italia i sistemi ADAS sono sempre più diffusi e perciò gli autoriparatori devono essere messi nelle condizioni di saper intervenire correttamente su tali dispositivi. Anno dopo anno, i casi di intervento crescono in maniera esponenziale. Basti pensare che oggi, su un parco auto di una società di noleggio a lungo termine, circa il 70% degli interventi richiedono la ricalibratura. Insomma, l’auto moderna, per noi, è una sfida, ma è anche una grande opportunità.

Nella foto di apertura: Maurizio Acri, amministratore delegato di VetroCar.

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Tags: adas vetrocar centri cristalli

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