Un convegno dedicato alla figura dell’autoriparatore evoluto e incentrato sull’evoluzione dei centri di riparazione come multiservice. Perché il futuro è multiservizio? Ne abbiamo parlato ad Autopromotec 2019.
Tommaso Caravani di Notiziario Motoristico, moderatore del convegno, ha sottolineato quanto il mondo della carrozzeria sta cambiando, sta evolvendo e le nuove esigenze riparative richiedono agli autoriparatori nuove competenze sempre più trasversali: “solo chi saprà fornire tutti i servizi collegati alla manutenzione ordinaria e straordinaria della vettura sarà in grado di rispondere alle nuove esigenze dei clienti del futuro. L’efficienza dei processi, dunque, sarà la chiave del successo”.
Si è poi entrati nel vivo del convegno grazie alle esperienze dei relatori che hanno preso parte al dibattito: Simone Guidi di CSM360, Lino Guarino di Sherwin Williams, Lidia Komjanc di Point S Italia e Michele Romagnoli di TiAssisto24.
I canalizzatori: richieste e opportunità
Dopo 30 anni in questo settore, Simone Guidi si presenta oggi al mercato come manager director di CSM360, un’azienda B2B che ha l’obiettivo di gestire a 360 gradi gli eventi riparativi in tutto il ciclo di vita dell’auto. La società, infatti, si pone come “un unico interlocutore per accelerare lo sviluppo della nuova mobilità, fornendo prodotti, servizi e consulenza su processi operativi e gestionali al fine di ottimizzare i costi e i tempi di fermo del veicolo”.Guidi, in sintesi, ha spiegato come i grandi canalizzatori richiedano imprenditori che condividono la sua stessa strategia, imprenditori che ci credono, che sono pronti a mettersi in gioco e a investire sui servizi, ma devono essere consapevoli.
“Il nostro obiettivo è quello di aggregare i migliori riparatori a prescindere da quali colori di bandiera vestano, vogliamo strutture con strategie chiare che diano un valore aggiunto”, commenta Simone Guidi. Il canalizzatore, infatti, chiede sempre meno punti, ma un referente unico che coordina tutto in un punto solo.
Perché è necessario essere multiservice? Guidi è convinto che per il carrozziere sia un “percorso naturale”, per il meccanico è più difficile. “Carrozzieri credeteci, investite sulla vostra attività: potete vendere fino a 15 servizi alle grandi strutture (auto sostitutiva, vendita noleggio…). Insomma, ci vuole un’entità unica, fate aggregazioni serie, guardate oltre e ampliate i vostri orizzonti”, ha concluso Simone Guidi.
I servizi in ottica multiservice
Lino Guarino di Sherwin Williams, noto produttore mondiale di vernici, ha espresso poi il suo parere in merito al multiservice, definito inevitabile, e sulle nuove tecnologie che hanno “impigrito” l’automobilista, trasformando le sue abitudini.I driver, infatti, hanno perso la passione per l’auto, bisogna riaccendere questa scintilla. Sherwin Williams, per esempio, negli USA è partita con un nuovo progetto “delle quattro A”: attrattività, accoglienza, accettazione e assistenza. “Agli automobilisti interessa sempre meno dell’auto, dobbiamo prenderci cura di loro: vogliamo portare il progetto USA anche qui in Italia, oltre a formazione e prodotti performanti”.
Il suo intervento poi si è focalizzato sulle nuove tecnologie, che gli autoriparatori devono interpretare come un’opportunità non come una sfida, perché velocizzano e rendono più facile il lavoro in carrozzeria. “La carrozzeria deve fare un salto di qualità, deve evolversi in ottica multiservice e trasmettere passione ai propri clienti”, ha concluso Lino Guarino.
Il servizio gomma
È salita poi sul palco Lidia Komjanc di Point S italia, azienda nata come consorzio di gommisti per retail e oggi network di servizio ruota legato non solo ai pneumatici, ma anche alla meccanica. Attiva in 34 paesi e con 4.200 punti vendita, oggi Point S si definisce una realtà “multiservice a tutto tondo” in grado di erogare servizi professionali.“Inserire il servizio gomma nella propria offerta significa per gli autoriparatori assicurarsi due passaggi all’anno del cliente. Non è da tutti approcciare questo mondo, perciò noi puntiamo sulla formazione anche dei gommisti del futuro: abbiamo, infatti, in Italia un accordo con i Centri Salesiani.
Chi può mettere un’insegna Point S? Risponde Lidia Komjanc: “Ci rivolgiamo principalmente a centri multiservizio: il futuro è solo multiservice e mobilità condivisa”.
Il web: perché è importante esserci
Nata a settembre 2014, Tiassisto 24 è una startup innovativa che gestisce le incombenze degli automobilisti: un servizio smart che aiuta i driver nella gestione quotidiana di scadenza, manutenzioni eccetera.Michele Romagnoli è dell’idea che gli autoriparatori devono essere il punto di riferimento per gli automobilisti, ma devono abbracciare le nuove tecnologie e i canali social (Facebook). I driver, infatti, sono sempre più digital e perciò anche le officine e le carrozzerie devono esserlo. Tiassisto24, dunque, tramite un’App, canalizza gli automobilisti verso strutture convenzionate e non, in pochi click.
“Con Tiassisto24 diamo uno strumento in più a servizio degli autoriparatori, che possono fidelizzare così nuovi clienti. Ci vuole un cambio di mentalità: far diventare un passaggio in officina un momento indimenticabile. L’autoriparatore deve fare la differenza sul servizio”, ha dichiarato Michele Romagnoli.
A proposito di servizi, Romagnoli ha poi presentato “Help Multe”: strumento in grado di dire all’automobilista se una multa è contestabile o meno.